Roma, nido con sei pappagallini trovati dentro un albero abbattuto. La Lipu: «Li svezzeremo noi»

La specie, i parrocchetti dal collare, originaria dell’Africa centro settentrionale e della penisola indiana stanno nidificando sempre più spesso sugli alberi della capitale

I parrocchetti ritrovati
«No, non siamo ai tropici. Siamo a Roma, ma ormai nei nostri cieli siamo abituati a vedere i pappagalli, e nessuno si stupisce più di questa rumorosa e colorata...

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«No, non siamo ai tropici. Siamo a Roma, ma ormai nei nostri cieli siamo abituati a vedere i pappagalli, e nessuno si stupisce più di questa rumorosa e colorata presenza». Sono le parole di Francesca Manzia responsabile del Centro Recupero Fauna Selvatica della Lipu di Roma, quando si è vista di fronte un intero ceppo di albero con al suo interno il nido con 6 parrocchetti nati da poco. A portarglielo una famiglia di Guidonia, luogo dove sono stati ritrovati. 

 

 

Il nido con i pappagallini

«Era un nido all’interno di una cavità di un albero con 6 parrocchetti al suo interno. I parrocchetti dal collare nidificano, a differenza di quelli monaci che lo fanno sui rami degli alberi, nei buchi che possono essere nei muri o negli alberi, in questo caso la famiglia che ha tagliato l’albero nel suo giardino perchè secco, si è accorta che al suo interno c’era un nido - continua Francesca - ci hanno portato tutto il tronco con i piccoli, la specie è originaria dell’Africa centro settentrionale e della penisola indiana quello monaco tipico del territorio Sud americano e in questo periodo stanno aumentando a dismisura, nidificano anche nei buchi del muro come fanno i picchi».

 

 

I volatili a Roma

In questo periodo i rondoni, i parrocchetti, i gabbiani reali o altri uccelli migratori sono all’ordine del giorno alla Lipu. «Per i prossimi venti, trenta giorni penseremo noi a svezzarli - conclude la responsabile del CRFS dell Lipu di Roma - il problema sarà il dopo, perchè la Regione Lazio ci ha vietato di liberarli in natura, e non avendo alternative dovremo tenerli in gabbia, non potremo neanche affidarli a privati». I parrocchetti monaco contrariamente a quelli del collare creano dei nidi enormi, una sorta di condominio, che utilizzano sia come tana che per la riproduzione. E questo può creare problemi di tenuta dei rami sui quali sono realizzati, con conseguenti ricadute in tema di sicurezza.

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Il Messaggero