«Paga o mostro foto e video dei nostri incontri». Un piano architettato ad arte per ricattare un imprenditore che aveva intrattenuto una relazione clandestina con una...
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La vittima, in passato, aveva intrattenuto una relazione
«clandestina» con la ragazza algerina, la quale si era premurata di scattare foto e video degli incontri. Poco dopo, la banda si è presentata dall'imprenditore chiedendo, in almeno due occasioni, la somma di 2.000 euro per far sì che le immagini in loro possesso non venissero divulgate. Nella giornata di ieri, l'uomo è stato nuovamente contattato dagli aguzzini per concordare l'ennesima consegna di denaro - questa volta 3.000 euro - che sarebbe dovuta avvenire, nella notte, nei pressi del centro commerciale «Roma Est» di via Collatina. Sfinito dalle continue richieste, l'imprenditore si è rivolto ai Carabinieri della Compagnia di Tivoli che hanno predisposto un servizio di osservazione ad hoc nei pressi del luogo d'incontro indicato. Quando la banda si è presentata per ritirare la «bustarella», i
Carabinieri gli sono piombati addosso facendo scattare le manette ai loro polsi. I militari hanno sequestrato il denaro e le fotografie compromettenti, così come i telefoni cellulari degli estorsori, che sono stati inviati ai laboratori del Ra.C.I.S. per gli esami tecnici di rito. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Rebibbia, dove rimangono a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero