Roma, choc in ospedale: bimba di 6 anni accusa strani dolori: spunta l'ipotesi di abusi sessuali

Roma, choc in ospedale: bimba di 6 anni accusa strani dolori: spunta l'ipotesi di abusi sessuali
Ha tutti i contorni ancora da definire la vicenda che ha sconvolto i servizi sociali del X Municipio a Ostia. Una chiamata come tante agli uffici di via Passeroni, ma non quella...

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Ha tutti i contorni ancora da definire la vicenda che ha sconvolto i servizi sociali del X Municipio a Ostia. Una chiamata come tante agli uffici di via Passeroni, ma non quella di un utente in cerca di lavoro, come spesso accade.


L'altra mattina a telefonare è stato il vicino ospedale Grassi che ha richiesto l'aiuto delle assistenti sociali per minori. Pochi giorni prima, una bambina di sei anni è stata accompagnata all'ospedale di Ostia per i dolori dovuti a un mal di testa. Dopo una prima visita, i medici hanno notato che c'era qualcosa che non andava. Il sospetto è dei più terribili: quello che la piccola possa aver subito una violenza. Una doccia gelata anche per i camici bianchi che non sono sicuri di poter accertare che la piccina possa essere stata abusata da qualcuno. In attesa degli accertamenti definitivi, dottori e infermieri indagano sull'ambiente familiare e hanno allertato i servizi sociali.

«Bisogna essere molto cauti in questi casi- ha spiegato una delle responsabili della struttura municipale di via Passeroni - resta tutto ancora da appurare. Noi siamo stati contattati per sapere se conoscevamo la famiglia e se le nostre assistenti sociali seguissero già la bambina. In realtà non è così, non è un caso di cui ci siamo occupati. Se dovessero essere accertate le violenze, la segnalazione andrà immediatamente alla Procura della Repubblica».



Saranno poi gli inquirenti, eventualmente, a prendersi carico di questa triste storia. Dal nosocomio lidense, invece, bocche cucite. Dalla direzione sanitaria si limitano a commentare con un secco «si sta ancora verificando». Già si è provveduto al trasferimento della piccola in un'altra struttura. La situazione resta troppo delicata e si cerca di capire di più dal racconto della bambina, che possa aver nascosto in quel suo mal di testa ansie, paure e preoccupazioni. «I bambini possono convertire in sintomo quello che è il comportamento degli adulti - spiega Domenico Giuseppe Bozza, psicologo dell'età evolutiva e già consulente tecnico in un caso di Rignano Flaminio - a questa età ci sono una serie di quadri sintomatologici che permettono poi di arrivare a una diagnosi così grave. Occorre essere molto scrupolosi un episodio di maltrattamento o incuria può essere frainteso dai più piccoli». Forse dietro tutto questo si nasconde una patologia o altro ancora. Magari, si può trattare della semplice e ingenua voglia di saltare un giorno di scuola. Per il momento, il sospetto più grande dei sanitari è che quella ingenuità sia stata violata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero