Roma, omicidio Cerciello: in fiamme foto e fiori dedicati al carabiniere

Resta soltanto un cumulo di cenere in quel maledetto angolo di strada dove in tanti ieri sera avevano dedicato un fiore, una foto o un pensiero a Mario Cerciello Rega, carabiniere...

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Resta soltanto un cumulo di cenere in quel maledetto angolo di strada dove in tanti ieri sera avevano dedicato un fiore, una foto o un pensiero a Mario Cerciello Rega, carabiniere ucciso quest’estate da uno studente americano. Intorno all'una e mezza di notte, il piccolo “altarino” dedicato al 35enne di Somma Vesuviana, che sorgeva proprio nell'angolo tra via Pietro Cossa e via Federico Cesi nel punto in cui è avvenuto l'omicidio, ha preso fuoco, per cause ancora da determinare. 


Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di San Pietro che, dalle prime ricostruzioni, propenderebbero per l'ipotesi dell'incidente casuale, forse causato da uno dei lumini che proprio ieri sera è stato poggiato a terra tra le foto e una bandiera italiana, ma la completa assenza di telecamere nella zona ha impedito alle forze dell'ordine di confermare questa ipotesi. Proprio la mancata videosorveglianza era stato uno degli elementi che aveva caratterizzato l'omicidio di Cerciello Rega, la cui dinamica ancora resta da chiarire del tutto

A quell'ora della notte i commercianti avevano già chiuso, così come gli uffici che si affacciano su via Cossa. A quell'ora della notte non c'era nessuno che potesse confermare la natura dell'incendio. Anche il palazzo che ospita la facolta valdese di teologia, di fronte al luogo dell'incidente, ha tutte le camere affacciano sul lato interno e non sulla strada, quindi nessuno si è accorto neanche del fumo scaturito dall'incendio. Ora in quell'angolo maledetto rimane solo cenere ma il ricordo del carabiniere è ancora intatto.

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Il Messaggero