Ex carabiniere ucciso a colpi di pistola in Brasile, chiesto l'ergasto per un romano: sarebbe il mandante

Ex carabiniere ucciso a colpi di pistola in Brasile, chiesto l'ergasto per un romano: sarebbe il mandante
E' romano ed è accusato di essere il mandante dell'omicidio di un ex carabiniere avvenuto in Brasile nel maggio del 2014 e per la procura merita la condanna...

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E' romano ed è accusato di essere il mandante dell'omicidio di un ex carabiniere avvenuto in Brasile nel maggio del 2014 e per la procura merita la condanna all'ergastolo. La richiesta è stata formalizzata oggi davanti alla prima Corte d'assise di Roma, i cui giudici, presieduti da Anna Argento, la prossima settimana emetteranno la sentenza. Per il Pm di Civitavecchia, Allegra Migliorini, non ci sono dubbi: Pietro Ladogana, pregiudicato romano di 47 anni, è il mandante dell'omicidio di Enzo Albanese, 42enne ucciso a colpi d'arma da fuoco.  Era il 2 maggio 2014 quando a Natal, città nell'est del Brasile, fu ucciso Albanese, ex tenente dei carabinieri nato a Milano ma di origini pugliesi. L'uomo viveva in Brasile da otto anni; lì, tra le altre cose, gestiva una clinica estetica con un socio brasiliano, cugino dell'ex moglie, da poco gli avevano dato la gestione del catering del nuovo stadio di calcio di Natal ed era dirigente di una squadra di rugby locale.


Albanese fu ucciso davanti alla porta della sua casa da un uomo con un casco da motociclista in testa, poi fuggito con un complice. Pietro Ladogana, ritenuto dall'accusa il mandante di quell'omicidio, fu arrestato qualche giorno dopo all'aeroporto di Fiumicino, quando stava per imbarcarsi sul volo Roma-Lisbona, per poi raggiungere il Brasile. All'epoca la polizia riferì che il movente dell'agguato sarebbe stato riferibile al fatto che Albanese aveva effettuato degli investimenti nel settore dell'intermediazione immobiliare e aveva avuto dei contrasti con un altro italiano a causa della proprietà di un terreno. Per gli inquirenti, l'esecutore materiale dell'omicidio di Albanese sarebbe un poliziotto brasiliano, Alexandre Douglas, appartenente alla Policia Militar. «Si è trattato di un omicidio spregevole, animato da avidità, premeditato - ha detto il Pm Migliorini nel corso della sua requisitoria - Il movente è il denaro. Le tracce raccolte portano tutte a confermare che fu Ladogana ad armare la mano di Douglas».
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Il Messaggero