La maxitruffa del notaio dei vip: tra le vittime anche un conte. Spariti 230 mila euro

La maxitruffa del notaio dei vip: tra le vittime anche un conte. Spariti 230 mila euro
Si fidavano della sua fama di notaio della Roma bene. E lei, appena poteva, si appropriava del denaro che le affidavano. Il tribunale di Roma, ieri, ha condannato a sette mesi di...

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Si fidavano della sua fama di notaio della Roma bene. E lei, appena poteva, si appropriava del denaro che le affidavano. Il tribunale di Roma, ieri, ha condannato a sette mesi di reclusione per appropriazione indebita il notaio Giuseppa Zagami.


Una cinquantenne fino a qualche anno fa ritenuta un pubblico ufficiale irreprensibile che è sparita dal suo studio di viale Liegi lasciando, oltre all'affitto da pagare, situazioni in sospeso con più di un cliente. Tra questi un conte, che appena si è reso conto di essere stato alleggerito di 230.000 euro l'ha denunciata e portata a processo.



L’IPOTECA

Il nobiluomo le aveva affidato la somma come garanzia per la cancellazione dell'ipoteca su un attico in via San Filippo Martire appena venduto. La Zagami avrebbe dovuto investire quei soldi allo sportello bancario della Mps di viale Parioli e dopo l'estinzione dell'ipoteca restituirli al legittimo proprietario. Dopo sei mesi il nobile si aspettava degli interessi, ma mettersi in contatto con il notaio era impossibile. Solo in un caso l'aveva ricevuto consegnandogli un assegno di 2500 euro.



Per di più il fatto che nello studio notarile da tempo il telefono squillasse a vuoto e che il conto bancario fosse stato svuotato avevano portano a pensare alla fuga con bottino. La conferma è arrivata con la diffida all'ordine dei notai. L'avvocato Federico Spuntarelli, che ha assistito il nobiluomo, parla di una «pena mite per la gravità del fatto». Il difensore, l'avvocato Carlo Arnulfo, sperava nell’ assoluzione. «La cancellazione dell'ipoteca non è mai stata registrata - ha detto nell’ arringa - quindi mancava il presupposto per la restituzione dei soldi. Il reato in punta di diritto insomma non è stato commesso».



Il pm aveva chiesto un anno e sei mesi. Alla vittima non resta che contare su un risarcimento del fondo notarile. Il tribunale ha disposto una provvisionale pari alla cifra sottratta, ma il fatto che il notaio non si sia presentato in aula non fa ben sperare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero