Roma Nord, sgominata baby gang: studenti minacciati e rapinati. Muro dell'omertà rotto dai genitori

Roma Nord, sgominata baby gang: studenti minacciati e rapinati. Muro dell'omertà rotto dai genitori
La baby gang si era dotata anche di una minaccia fissa, quasi come segno di riconoscimento: «Dammi i soldi che hai... altrimenti ti do una pigna in bocca». Hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La baby gang si era dotata anche di una minaccia fissa, quasi come segno di riconoscimento: «Dammi i soldi che hai... altrimenti ti do una pigna in bocca». Hanno imperversato i baby rapinatori nei ritrovi degli adolescenti di Roma Nord, godendo di un muro di omertà creato dalla vergogna. Muro che, grazie ai genitori, è stato rotto da tre giovani vittime, derubate in pieno giorno in una piazzetta a balcone su corso Francia. Gli stessi malviventi, poco dopo, hanno compiuto lo stesso crimine nei confronti di altri due ragazzi in piazza Mancini. Gli investigatori del commissariato Ponte Milvio, diretto da Rossella Matarazzo, hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un supermercato in cui, prima di compiere il reato, erano entrati i rapinatori.


Gli stessi poliziotti hanno riconosciuto uno di loro perché, solo pochi giorni prima, era stato fermato con due bici a noleggio di cui si era indebitamente appropriato. Grazie ad una serie di pedinamenti e agli accertamenti informatici, gli agenti sono riusciti a risalire anche ai suoi complici e così, inviati i risultati delle indagini alla competente Autorità Giudiziaria, hanno ottenuto 5 ordinanze di applicazione di misure cautelari. Due dei cinque minorenni sono stati inviati in due diverse comunità di recupero, altri due hanno avuto gli arresti domiciliari e sono in corso le ricerche dell'ultimo, che si è reso irreperibile, ma che dovrà a sua volta scontare la pena degli arresti domiciliari. 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero