Blitz contro i furbetti alla guida di taxi e Ncc abusivi. Trecento euro per una corsa da Fiumicino a Roma Centro estorti a una coppia di giapponesi, due evasori totali che...
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Il mercato nero del turismo capitolino è sempre più fiorente. Dall'autista all'alloggio in pieno centro, con tanto di prenotazione online effettuata su siti-civetta prima di partire: tutto esentasse, fuorilegge, mai registrato, mai dichiarato. Un giro d'affari che Federalberghi quantifica in decine di milioni di euro persi ogni anno. Un doppio danno: per le casse del Comune e per la qualità dei servizi, molti turisti spremuti dai disonesti, infatti, alla fine nella Capitale non metteranno più piede.
I finanzieri hanno passato al setaccio 2500 taxi e auto a noleggio. Tutti assiepati nelle zone calde dell'accoglienza a viaggiatori e pellegrini, gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, le stazioni ferroviarie e l'area attorno al Vaticano. Riscontrando più di 360 violazioni, di cui 198 al codice della navigazione (che regola la circolazione stradale nelle aree di transito aeroportuale); 70 quelle rilevate nella sola Capitale, a cui è seguito il fermo di 18 veicoli.
I PATRIMONI
Gli uomini del Comando provinciale sono andati a fondo nella ricostruzione dei patrimoni e dei redditi di tassisti e noleggiatori abusivi, pizzicati a operare senza alcuna autorizzazione. Mettendo in luce, in due casi, altrettanti evasori totali, lavoratori completamente sconosciuti al fisco. Si tratta di due romani residenti al Tiburtino e al Casilino che risultavano nullatenenti e che usufruivano per la famiglia delle esenzioni sociali, persino della mensa scolastica gratis a scuola elementare per i figli. Ma dal chilometraggio segnato sulle loro berline scure, sempre operative su strada, i finanzieri hanno ricostruito ben altri redditi che sfioravano i sessantamila euro l'anno, netti.
«La media dei guadagni dei conducenti abusivi - afferma il tenente colonnello Davide Cardia - oscilla tra i duemila e i cinquemila euro al mese, tutto al nero naturalmente e in alcuni casi senza garantire adeguata sicurezza ai clienti. A volte, infatti, sulle vetture utilizzate non era stata fatta nemmeno la revisione».
GLI STRATAGEMMI
Le auto tirate a lucido fanno da specchietto per le allodole fuori ai terminal. Gli abusivi sono abilissimi a mischiarsi nella folla, a spacciarsi per operatori aeroportuali e ad adescare le vittime spaesate all'arrivo. Per una corsa da Fiumicino a Roma Centro c'è chi ha chiesto a una coppia di giapponesi 300 euro. Un salasso che difficilmente dimenticheranno. Spesso il raggiro parte da lontano, fin dal momento della prenotazione da casa. «Abbiamo scovato siti - spiega ancora Cardia - che pubblicizzavano digitando le parole Roma e trasporti i servizi illegali, rimandando ai numeri di cellulare degli abusivi. Pagine web tutte in inglese e in alcuni casi tradotte anche in giapponese e in russo».
C'era un tassista irregolare, invece, che nelle ore libere si prestava come abusivo al servizio di un b&b in Centro anche questo, manco a dirlo, totalmente fuori dalle regole. «È ovvio - conclude l'ufficiale - che nei confronti di questi malcapitati turisti l'unico obiettivo è spremerli il più possibile senza badare alla cura e alla qualità».
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Il Messaggero