È lecito sedersi su un motorino parcheggiato? La domanda che divide i romani

È lecito sedersi sui motorini parcheggiati? La domanda che divide i romani
Su Twitter @ErBibbitaro, pseudonimo di un romano residente a Torino, scrive: «Me fate capì na cosa? Me so seduto tranquillamente su un motorino parcheggiato e tutti...

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Su Twitter @ErBibbitaro, pseudonimo di un romano residente a Torino, scrive: «Me fate capì na cosa? Me so seduto tranquillamente su un motorino parcheggiato e tutti mi hanno detto “ma che fai ma sei matto?”. Io ho detto “ma perché che è, a Roma è normale”, e mi hanno spiegato che a Torino non è normale. A sto punto me chiedo: ma a Roma è normale ve?». Non l’avesse mai chiesto: l’innocente domanda ha scatenato un dibattito furioso, a tratti sgradevole, a tratti divertente, che ha diviso i romani in due accaniti schieramenti. Da una parte quelli che si attestano sulla linea: «Avoja se è normale. Sempre fatto e sempre offerta ospitalità. La sella a Roma è come la fontanella, è de tutti», ovvero «A Roma ti puoi appoggià su qualsiasi superficie, pubblica o privata, mobile o immobile che sia. Semo stanchi e se dovremo sedé», e ancora «Se parcheggi il motorino per strada io mi ci siedo, credo sia scritto da qualche parte sulla carta Onu».

Sul fronte opposto la fazione dei legalitari: «Ma cosa ti siedi? È roba tua?», «Te pare una panchina? E se qualcuno se sdraiasse sull’auto tua?», «A Roma te poi sedé su tutti i motorini che vvoi basta che non è er mio». Il confronto insomma è tra chi dà valore allo spirito di comunità (e ricorda che, tra l'altro, lo sconosciuto seduto sul tuo motorino ti fa il favore di spolverarti la sella) e chi invece dà più importanza alla sacralità della proprietà privata. Che per qualcuno viene davvero prima di tutto: «Nessuno può toccare il mio motorino, nemmeno mia moglie (per contro puoi tranquillamente sederti su mia moglie)». 

pietro.piovani@ilmessaggero.it
 

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