Minacce a Dado dopo il funerale del boss, condannati i Casamonica

In coro avevano insultato sul suo profilo Facebook Dado, il comico che si era permesso di trasformare in parodia il funerale da re del loro mammasantissima, Vittorio Casamonica,...

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In coro avevano insultato sul suo profilo Facebook Dado, il comico che si era permesso di trasformare in parodia il funerale da re del loro mammasantissima, Vittorio Casamonica, prendendo in prestito le note di Non voglio mica la luna di Fiordaliso. «Non voglio mica la luna... Vorrei una bara fiammante. E fuori la chiesa la mia faccia gigante. A-a-a...» aveva cantato allegramente il cabarettista romano lo scorso agosto, subito dopo il funerale show del capo clan, in un video postato su YouTube, ritrovandosi in breve ricoperto da almeno un centinaio di insulti da parte di amici e parenti della vittima. Ora per i fedelissimi di Vittorio Casamonica - orgoglio nazionale della famiglia sinti, per aver fatto tanti soldi e pochissima galera - passata la foga delle ingiurie, dello sfregio e pure delle minacce di morte contro il cabarettista, è arrivato il momento di regolare i conti con la giustizia, aprendo il portafogli. Il sostituto procuratore di Roma Maurizio Arcuri, che aveva aperto un fascicolo sulle minacce ricevute dal comico romano, all'anagrafe Gabriele Pellegrini, ha firmato dieci decreti penali di condanna per altrettanti autori degli insulti più gravi, ben scremati dalla polizia postale. Per gli indagati, quindi, nessun processo in vista. Per scontare il reato, in alcuni casi, anzi, i reati commessi (diffamazione e minaccia), gli autori delle offese a Dado dovranno pagare una pena pecuniaria. Chi si è limitato agli insulti (quindi ha solo commesso il reato di diffamazione) dovrà sborsare alla giustizia mille euro, chi ha aggiunto anche le intimidazioni (e quindi il reato di minaccia) almeno millecinquecento.

Nel video satira che ancora circola sul web, lanciatissimo nella forte polemica di quei giorni, con un quartiere di Roma, il Don Bosco, bloccato dai macchinoni e dai cavalli in coda per il funerale, con un elicottero in volo che lanciava petali di rosa, Dado cantava divertito: «Non voglio mica la luna, voglio solo un funerale con le Rolls Royce, i cavalli, il corteo e i vigili che dirigono il traffico solo per me».

LE REAZIONI
«Fai schifo, non sei nemmeno degno di nominare mio zio» gli aveva risposto a stretto giro Ferruccio Casamonica, riprendendo una delle poche frasi prive di parolacce. «Stai attento che se ti vedono x strada... lo avrai subito il funerale m...» inveiva qualcun altro. Mentre Romolo Di Silvio si augurava: «Sì può darsi domani schiatti pure te...».

«Neppure quando ho attaccato l'Isis sono stato minacciato così - era stato il primo commento di Dado subito dopo aver presentato denuncia ai carabinieri - In confronto ai Casamonica l'Isis è il circolo dei Lions». Anche se Dado col video non aveva risparmiato l'ironia su sindaco e prefetto, pare che a infastidire di più siano stati alcuni passaggi ritornelli della canzoncina come «Non voglio mica la luna ma voglio essere nullatenente e con Porche girà», «Non voglio mica la luna ma un fisco che ignora le ville di mia proprietà...».
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Il Messaggero