Roma, panico sulla metro B: passeggeri intrappolati rompono i finestrini per scappare

Attimi di panico, sabato pomeriggio intorno alle 15.30, a bordo di un vagone della metro B fermo alla stazione di Castro Pretorio. Il convoglio, come ha riportato Repubblica, una...

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Attimi di panico, sabato pomeriggio intorno alle 15.30, a bordo di un vagone della metro B fermo alla stazione di Castro Pretorio. Il convoglio, come ha riportato Repubblica, una volta giunto in prossimità della banchina si è bruscamente fermato. Un boato sordo e poi quella che i passeggeri hanno descritto come una nuvola di fumo che ha salire dai binari. Impossibile, per loro, a causa del blocco delle porte poter uscire. E' bastato questo a far dilagare il panico. In molti hanno pensato a un attacco terroristico e non potendo uscire, hanno iniziato a distruggere i finestrini colpendoli con zaini e borse e persino a mani nude. Tutta la scena è stata immortalata in un video girato da un utente.

 

Dalla banchina, i passeggeri che erano in attesa hanno aiutato i cittadini bloccati sul mezzo a uscire dai finestrini divelti. Dopo qualche istante le porte si sono sbloccate. L'Atac ha spiegato che all'origine di tutto c'è un guasto all'impianto pneumatico del treno: «Il distacco di un tubo di collegamento tra due organi e la fuoriuscita di aria ad alta pressione ha provocato l'innalzamento di polvere in galleria. Il rumore provocato dal distacco del tubo - spiega Atac - e l'innalzamento della polvere hanno potuto dare l'impressione che fosse avvenuto uno scoppio e ci fosse del fumo. Ma i due eventi non sono avvenuti».

Fortunatamente, nonostante gli attimi di paura, nessun passeggero ha riportato ferite. Soltanto alcuni, avendo colpito a mani nude i vetri dei finistrini hanno riportato lievi escoriazioni e graffi. Nonostante ciò, l'episodio ha scatenato le ire dei tanti pendolari costretti a usare i mezzi del trasporto pubblico per muoversi in città. Commenti al vetriolo hanno inondato Twitter e i principali social-network. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero