Roma cancella il marchio Rome & You, ecco quelli delle altre metropoli

Roma cancella il marchio Rome & You, ecco quelli delle altre metropoli
Roma ha rimesso nel cassetto il secondo brand turistico in sei anni. Il commissario ha bocciato lo scudetto con Rome & You che non è mai piaciuto ai romani proposto da...

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Roma ha rimesso nel cassetto il secondo brand turistico in sei anni. Il commissario ha bocciato lo scudetto con Rome & You che non è mai piaciuto ai romani proposto da Marino, così come Marino aveva cancellato quello con la lupa stilizzata e una grande M proposto da Alemanno.

 


Ripetiamolo per la milionesima volta: nessuno, né Marino, né Alemanno, ha mai abolito il logo istituzionale con scritto SPQR, tanto è vero che Tronca per i festeggiamenti del Natale di Roma usa il marchio istituzionale come modificato leggermente da Marino (senza la scritta Roma Capitale). Resta una certezza: nessuna grande città fa promozione turistica con il logo istituzionale (lo scudo con SPQR sarebbe difficilmente comprensibile in Cina o Indonesia), il modello da imitare resta il super famoso I Love NY ormai radicato da decenni. Sostiene Luigi Di Gregorio, ex Direttore del Dipartimento Comunicazione di Roma Capitale ai tempi della giunta Alemanno: «Il prossimo sindaco dovrà presumibilmente lavorare al terzo logo turistico-commerciale in 6 anni... I Love NY è lo stesso da 40 anni, senza alcuna discussione. Il brand è l'immaginario che emana la città. Milano fa city branding. Roma oggi è un museo (roba vecchia), i topi e le buche».

Ma quali scelte hanno fatto le altre grandi città? Anche non sono in paesi in cui si parla inglese come prima lingua, numerosi città hanno optato per un brand comprensibile da tutto il mondo. Amsterdam, ad esempio, fa un gioco di parole nel rivendicare la sua unicità: "I AMsterdam", vale a dire sono Amsterdam. Simile la strategia di Copenhagen, che rivendica la sua apertura al mondo con un altro gioco di parole in inglese: C-OPEN-hagen. Berlino, usa Be Berlin. Al di là dell'opportunità per Roma di ricorrere all'inglese, entrambi i giochi di parole appaiono più efficaci dello sfortunato RoMe & You.

«In realtà - ribatte Marta Leonori, ex assessore della giunta Marino - sbagliammo quando non spiegammo con efficacia che non avevamo cancellato SPQR, che RoMe & You era solo un brand turistico. E nel materiale che fu realizzato per il merchandising RoMe & You risulta molto efficace, ve lo assicuro». In linea di principio, tra l'altro, magliette e tazze in alcuni punti vendita (ad esempio in aeroporto) sono ancora venduti con RoMe & You.

Altre città hanno fatto scelte molto più innovative di Amsterdam e Copenhagen: Melborune ha una grande M, molto raffinata dal punto di visto grafico, che cambia colore a seconda del tipo di comunicazione. Singapore ha coniato uno slogan in inglese (in questo caso giustificato visto che si tratta di una città internazionale per antonomasia) : YourSingapore, con quadrati stilizzati sullo sfondo. Madrid si affida al doppio punto esclamativo del castigliano, Helsinki ha una grande H formata da vari punti, Parigi allo sfondo azzurro, Dublino a uno slogan invitante, A breath of fresh air, un respiro d'aria fresca.


E Roma? Ci penserà il nuovo sindaco, tenendo conto che sul fronte delle presenze turistiche secondo una ricerca di Euromonitor a livello mondiale è al quattordicesimo posto.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero