Roma, Marchini scrive a Tronca: «Non vogliamo miracoli, ma solo la normalità»

Roma, Marchini scrive a Tronca: «Non vogliamo miracoli, ma solo la normalità»
«Signor prefetto, le diamo il benvenuto cordialmente e con gli auguri ci permettiamo alcuni consigli. I romani sperano nella normalità. Dopo lo sbarco e, per fortuna, la fine di...

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«Signor prefetto, le diamo il benvenuto cordialmente e con gli auguri ci permettiamo alcuni consigli. I romani sperano nella normalità. Dopo lo sbarco e, per fortuna, la fine di chi si definiva un marziano, vorremmo il ripristino dell'umana normalità. Le chiediamo di ristabilire l'ordinario. Non prometta miracoli, i romani non glieli chiedono, dunque non crei aspettative che sarebbero poi causa di delusione e di un ulteriore distacco tra istituzione e cittadini».




Inizia così la lettera indirizzata da Alfio Marchini al commissario Francesco Paolo Tronca e pubblicata su Fb. «Oggi, dopo gli anni disgraziati degli annunci mirabolanti di Ignazio Marino e di chi lo aveva preceduto, il vero miracolo è la rinuncia all'eccezionale per ripristinare l'onesta manutenzione della città, il funzionamento pulito della macchina burocratica, senza più centrali di spesa fuori controllo - continua Marchini - Una città più pulita e dove sia più semplice vivere. Una ripartizione chiara delle competenze e delle responsabilità nella gestione della macchina amministrativa. Un sistema rigoroso di controlli. Una gerarchia di funzioni e responsabilità a partire dai dipartimenti oggi allo sbando.



Un'attenzione operosa all'Atac, che è oggi il punto di massima criticità, insieme all'Ama, per la vita quotidiana dei romani, specialmente per le fasce deboli». Marchini specifica che l'arrivo di Tronca «non è frutto di una decisione del governo, ma l'effetto di una scelta responsabile di 26 consiglieri comunali» e offre al neo commissario «il pieno sostegno libero da lacci e lacciuoli e dalle esemplificazioni di irrealistiche grandi coalizioni che in questi giorni leggerà sui media».
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Il Messaggero