Sorpresa in metro: tra i tornelli della stazione Repubblica appare Luca Barbarossa, insieme a due musicisti – Francesco Valente alla chitarra elettrica e Maurizio Mariani al...
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Quattro i brani cantati da Barbarossa, dalla sanremese “Passami il Sale”, alla title track dell'album e del tour “Roma è de tutti”, a “Madur – Morte accidentale di un romano”, dal sapore un po' western, fino a “La dieta”, in cui racconta di una storia d'amore attraverso i piatti della tradizione culinaria romana. «Roma è sorprendente, riesce ad abbracciare le persone, perché così abituata a vedere tutto, come canto in un brano: “Roma è fatta apposta pe fa mischià la gente. Nisuno è più romano di chi romano ce se sente”».
L'affetto dei fan, sorpresi dal flash mob del cantautore, ha travolto Barbarossa – vestito con una maglia raffigurante il cantautore americano Woody Guthrie: «Me l'hanno fatta i miei figli» - letteralmente assalito per un autografo, un selfie, una stretta di mano, una battuta sagace, alle quali non si è sottratto, ricambiando il sentimento mostratogli. Dopo aver messo nelle custodie gli strumenti è tempo di prendere la linea A fino alla stazione San Giovanni, in cui è in programma il secondo mini concerto. Nel tragitto, c'è stato tempo per una improvvisazione musicale nei vagoni, e di un paio di gag con qualche viaggiatore, con Barbarossa che ha risposto al telefono al posto loro, dialogando simpaticamente con gli interlocutori dall'altra parte dell'apparecchio.
A San Giovanni il copione si è ripetuto pressoché identico, con un pubblico esterrefatto dalla presenza di uno dei propri idoli musicali, lì a due passi da loro per un'esibizione inattesa. Al termine del mini-show applausi e sorrisi per Barbarossa e i suoi due sodali e appuntamento al 29 giugno: «Ci saranno più musicisti, schermo con videografiche artistiche e ospiti a sorpresa straordinari», ricorda il cantautore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero