Roma non è più "Capitale", il nuovo logo della città fa discutere

Roma non è più "Capitale", il nuovo logo della città fa discutere
Roma perde l'aggettivo Capitale e la sua corona. Da oggi, infatti, la città ha un nuovo logo, anzi due. Da una parte quello istituzionale che perde la dicitura "Roma...

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Roma perde l'aggettivo Capitale e la sua corona. Da oggi, infatti, la città ha un nuovo logo, anzi due. Da una parte quello istituzionale che perde la dicitura "Roma Capitale", che rimane sui documenti ufficiali, a favore di una più diretta 'Romà affiancata dallo storico scudetto giallo-rosso con la scritta Spqr. Dall'altra quello relazionale nel quale lo scudetto perde la sua corona a favore di cinque palline colorate e del claim Rome&You.








«Non è un'operazione dal contenuto ideologico ma il riconoscimento del nome che per tremila anni ha reso nota la città considerata Caput mundi - ha spiegato il sindaco Ignazio Marino - Roma è Roma e non ha bisogno di altri attributi o aggettivi». L'idea di cambiare l'immagine di Roma prende il via con una delibera di giunta approvata lo scorso ottobre; l'incarico è stato affidato alla società Inarea per restituire immediatezza ed efficacia sul piano comunicativo alla città di Roma. Il claim 'Rome&Yoù invece, nasce dalla necessità di sottolineare l'esperienza unica e personale che Roma offre. L'intero costo dell'operazione è di circa 20 mila euro.




«Non si tratta assolutamente di un'operazione che non ha nessun contenuto ideologico -ha spiegato il sindaco di Roma Ignazio Marino- che non vuol creare assolutamente un dibattito amministrativo. È semplicemente il riconoscimento di quel nome che rende famosa e nota Roma da oltre tremila anni. Roma è considerata da tremila anni caput mundi, città eterna, non ha bisogno di altri sostantivi e aggettivi». E sempre ricordando la capitale il sindaco di Roma Ignazio Marino ha poi aggiunto: «Si tratta, in fondo, di un'attitudine positiva nei confronti di una città che è considerata 'Caput mundì, città eterna, che non ha bisogno di altri aggettivi, di altri sostantivi». Ignazio Marino ha poi ricordato che «nei documenti ufficiali rimarrà "Roma Capitale", come è giusto che sia perchè lo stabilisce la legge. Ma voglio semplicemente ricordare -ha concluso- che nel mondo quando si parla di Londra e di Washington non si aggiunge assolutamente il suffisso capitale».



Le reazioni. «Marino non finisce mai di stupirci! Ha tirato fuori dal suo sgangherato cappello un nuovo quanto improbabile simbolo di Roma. Si cancella la lupa e la storia a favore di una corona di palline natalizie e di una scritta più adatta ai cioccolatini che alla capitale d'Italia. Per tutti e sopratutto per il Sindaco una domanda: ma non c'è modo migliore di spendere i soldi dei Romani? Noi gliene possiamo suggerire molti... ». Lo dichiara, in una nota, Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero