Pestano, offendono e prendono a morsi una automobilista alla guida dandole della «sporca negra», coppia di romani rischiano di finire a processo con l’accusa di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Così quando hanno incrociato l’automobilista infastiditi della sua presenza in una zona a traffico limitato le hanno sbarrato la strada e le hanno dato quella che ritenevano la giusta lezione: calci e pugni a volontà che hanno procurato alla vittima lesioni guaribili in quaranta giorni. Mentre la moglie furibonda spaccava a calci uno specchietto revisore dell’auto della malcapitata, l’uomo si è scagliato direttamente dentro l’abitacolo della vettura dove, tra un pugno e uno schiaffo, ha sferrato alla donna un morso così forte che le ha quasi reciso un dito. «Così negra impari a guidare», si è sfogato poi. Ha rischiato lo stesso trattamento anche un agente della Polizia di Roma Capitale intervenuto per bloccare gli aggressori. «Che cosa fai, difendi una negra?», si è ulteriormente indispettito. I fatti risalgono al 3 ottobre di due anni fa. Ora la giustizia si prepara a presentare il conto alla coppia. Il sostituto procuratore Carlo Villani, ricevuta l’informativa dal Corpo della polizia di Roma Capitale, ha completato l’indagine preparandosi a portare a processo i due indagati. Secondo il capo di imputazione i due coniugi oltre aver rotto o specchietto retrovisore, avrebbero procurato alla professionista, laureata a La Sapienza, «una distrazione cervicale, la contusione a una spalla e una morsicatura alla mano sinistra». Una lacerazione che si è infettata al punto di richiedere diversi trattamenti antibiotici e terapie di riabilitazione. Ad aggravare la vicenda gli insulti che hanno accompagnato l’aggressione. A partire dal «torna nel tuo Paese negra di m...». Per l’uomo una contestazione in più. E’ stato denunciato anche per aver rifiutato di indicare le proprie generalità. «Le fornirò solo alla Polizia di Stato», aveva risposto piccato. La vittima, assistita dall’avvocato Angela Leonardi, si costituirà parte civile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero