Le ferrovie del Lazio tra le peggiori d'Italia. Roma Nord e Roma-Lido, secondo l'ultimo report di Legambiente, sono infatti sono sul podio delle 10 peggiori linee...
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Treni vecchi (oltre il 50% dei convogli del Lazio ha più di 15 anni), corse saltate, banchine senza coperture: ecco cosa ha portato Legambiente ad assegnare il (poco ambito) premio alla linea che da piazzale Flaminio attraversa i quartieri e i Comuni a nord della Capitale. «Sulla Roma Nord - si legge nel dossier - i pendolari da anni continuano a soffrire per le reiterate cancellazioni di corse, lungo una tratta dalla portata di 75mila viaggiatori al giorno e con una velocità media inferiore a 30 km/h, meno di quella di un Elefante Africano». La tratta, insieme alla Roma Lido e alla Termini-Centocelle, è stata gestita per decenni da Atac e oggi sta tornando alla Regione Lazio, con Cotral che dovrà curare il servizio viaggiatori e Astral quello della struttura ferroviaria. Ai disagi che si profilano nei prossimi mesi su tutta la linea per la messa in sicurezza, si aggiungono i prossimi lavori nella vecchia stazione Flaminio, lavori annunciati da anni e mai realizzati. Ora tutti i problemi sono al capolinea e, a farne le spese sempre gli utenti per inadempienze di gestione. Lavori che andavano programmati anzitempo ora sono un'emergenza e Atac fa sapere che il capolinea sarà la stazione di Acqua Acetosa e il servizio continuerà su gomma fino a piazzale Flaminio.
«Quest'anno il trofeo Caronte va alla Roma Nord per le indegne condizioni di trasporto che costringono i pendolari a viaggi infernali - aggiunge Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - e con lo spauracchio della chiusura per la messa in sicurezza queste condizioni possono solo peggiorare. Atac ha la responsabilità di aver gestito per decenni questa ferrovia in maniera indecente, portandola all'indecoroso stato attuale. Ora la Regione Lazio dal prossimo anno, tornerà definitivamente a gestirla, insieme all'altrettanto disastrata Roma Lido: chiediamo che non si arrivi alla chiusura della tratta per la messa in sicurezza ma di trovare una alternativa per garantire il passaggio dei convogli, nonché tempi certi per ripristinare la piena funzionalità: tre anni non sono certo un tempo sostenibile».
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Non solo: Legambiente chiede anche alla Regione Lazio di istituire un tavolo di lavoro permanente, aperto anche ad associazioni di pendolari, durante tutta la fase di cambio di gestione. Ancora più arrabbiati sono i pendolari della Roma-Civita Castellana Viterbo che a causa dei tanti disservizi hanno di nuovo scritto una lettera di protesta questa volta non indirizzata soltanto ai vertici dell'azienda, ma anche alla Procura di Roma. «Sulla Roma Nord come sulla Roma- Lido viaggiamo su treni indecorosi con tempi di percorrenza insostenibili raccontano i pendolari delle due linee - Il più delle volte vengono cancellati e si è costretti ad aspettare la navetta sostitutiva o un altro treno, il tutto senza avvisi». Anche recentemente - aggiunge un passeggero della Roma-Lido - siamo stati costretti a scendere dai vagoni e a raggiungere la stazione più vicina camminando a piedi sui binari».
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Il Messaggero