Roma-Lido, non si ferma la rabbia dei viaggiatori: oggi protesta alla Regione Lazio

Una pensilina della ferrovia Roma-Lido
Un calo di tensione prima, un treno guasto poi. Ennesima mattinata da incubo ieri per i pendolari della Roma Lido: linea in tilt tra le 7 e le 8,30. Mezzi fermi alle stazioni di...

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Un calo di tensione prima, un treno guasto poi. Ennesima mattinata da incubo ieri per i pendolari della Roma Lido: linea in tilt tra le 7 e le 8,30. Mezzi fermi alle stazioni di Vitinia e Tor di Valle, ritardi oltre i trenta minuti. Il treno delle 6,30 per Ostia Antica è passato alle 7. Il tutto senza nemmeno una minima informazione da parte dell’Atac che gestisce la linea. Sulle banchine molti tabelloni elettronici erano fuori uso. Nulla nemmeno dagli altoparlanti. L’unico a fornire dettagli e ad avvisare i pendolari è stato, come ormai di consueto, il Comitato pendolari Roma Ostia attraverso i canali social. «Corse in ritardo. Previsto il perdurare dei disservizi anche nel pomeriggio». I disagi vanno avanti da mesi. A comunicarlo, come ogni mattina, è stato di nuovo il Comitato.


Tre stazioni di Ostia come è noto sono state chiuse “sine die”. Oggi dalle 14 alle 19 mobilitazione di massa e protesta sotto il palazzo della Regione Lazio, in piazza Oderico da Pordenone a Roma, organizzata dai Comitati pendolari Roma Ostia, Ferrovia Roma Nord e Per la Ferrovia Roma Giardinetti. «Sei un pendolare se… manifesti con noi», lo slogan lanciato dai promotori dell’iniziativa che chiedono una mobilità pubblica efficiente. «Manifestiamo – spiegano i Comitati - perché lottiamo da anni contro il disastro della Roma Giardinetti, della Roma Nord e della Roma Lido. Che sia un disastro non v’è dubbio. Per la Roma Lido le criticità sono la chiusura sine die di tre stazioni su tredici, le otto stazioni su tredici precluse da nove mesi ai disabili, agli anziani con difficoltà e ai genitori con bimbi piccoli, la sparizione di tredici dei diciotto treni assegnati alla Lido».

 

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Il Messaggero