Tubi sui binari della Roma-Lido, denunciati tre minorenni

Tubi sui binari della Roma-Lido, denunciati tre minorenni
Volevano vedere «l’effetto che fa» un treno deragliato, magari riprendere la scena con i telefonini e farla girare sul web. La “bravata” di tre...

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Volevano vedere «l’effetto che fa» un treno deragliato, magari riprendere la scena con i telefonini e farla girare sul web. La “bravata” di tre ragazzini, due tredicenni e un 14enne, per poco non costava la vita al macchinista e ai passeggeri che ieri pomeriggio viaggiavano sulla Roma-Lido tra le stazioni di Castel Fusano e Stella Polare. I tre, infatti, avevano piazzato sui binari dei grossi tubolari di ferro e anche dei sassi e mattoni e si erano messi a distanza per osservare l’arrivo del convoglio partito da poco dalla Cristoforo Colombo. L’impatto era previsto all’altezza dei campi da gioco dell’Ostia Mare dove si stavano allenando diversi ragazzini. «Sarebbe stato un disastro pazzesco», ha commentato un testimone. Solo l’attenzione del macchinista ha evitato il peggio. Il materiale era stato sistemato a circa cento metri da Stella Polare, prima della curva. Il conducente del treno, però, si è reso conto della presenza di qualcosa lungo le rotaie ed è riuscito appena in tempo ad azionare il freno d’emergenza e a fermare il treno.

Alcuni passeggeri hanno visto sgattaiolare via lungo la ferrovia tre ragazzi e poi scavalcare la recinzione. Subito è partito l’allarme alla vigilanza privata di Atac e ai carabinieri. Poco dopo il terzetto, due stranieri e un italiano residenti ad Acilia e Ostia, è stato rintracciato e fermato dai militari del Gruppo Ostia. Sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio e attentato al servizio dei trasporti, un reato di più recente introduzione. Per loro era «solamente un gioco», mortale. I ragazzini, molto probabilmente, ci avevano provato anche nei due giorni precedenti, sempre alla stessa ora, intorno alle 16.30, e più o meno sullo stesso punto.

La prima volta avevano messo un mattone sui binari che si è sbriciolato sotto il peso del diretto verso Roma; il giorno successivo lungo le rotaie i macchinisti hanno trovato addirittura una branda in ferro che, però, è stata evitata grazie ai segnalatori del treno che segnalavano l’occupazione della massicciata, come se ci fosse il passaggio di un altro treno. Motivo per cui la Roma-Lido si è fermata e l’ostacolo era stato tolto. Ieri il nuovo tentativo. I ragazzini avevano affinato la tecnica: niente più ingombranti ma sbarre metalliche, come quelle usate dagli anarchici per analoghe incursioni. 
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Il Messaggero