Roma, scontri alla Sapienza tra polizia e studenti. Piantedosi: «Agenti hanno evitato l'assalto»

La protesta durante una conferenza alla quale partecipavano il deputato FdI Fabio Roscani e Daniele Capezzone

Tensioni questa mattina all'Università La Sapienza di Roma. Un gruppo di studenti ha tentato un blitz nella facoltà di Scienze Politiche dove si stava...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Tensioni questa mattina all'Università La Sapienza di Roma. Un gruppo di studenti ha tentato un blitz nella facoltà di Scienze Politiche dove si stava svolgendo un convegno organizzato da Azione Universitaria a cui partecipavano alcuni esponenti di Fratelli d'Italia e Daniele Capezzone (ex portavoce di Forza Italia). La polizia, come si vede nei video che sono diventati virali online, ha respinto gli studenti che tentavano l'ingresso alla facoltà di Scienze Politiche impedendo lo scontro con il gruppo di «Azione universitaria». 

Lo scontro tra polizia e studenti 

Lo scontro è avvenuto davanti alla sede della facoltà di Scienze Politiche. A dare il via allo scontro il tentativo degli studenti dei collettivi, dopo il lancio di alcuni fumogeni rossi, di forzare il blocco della polizia e entrare nell'aula dove si stava svolgendo l'evento. In quel momento è scattata la risposta degli agenti in antisommossa. 

Gli scontri, di lieve entità, sono durati circa 5 minuti, successivamente gli studenti di sinistra - alcune centinaia - hanno avviato un corteo che dall'interno dell'università si è spostato su piazzale Aldo Moro. «Fuori i fascisti dalla Sapienza, antifascismo e anticapitalismo», è il testo di uno degli striscioni bianchi, con scritte rosse e nere, che apre il corteo. Alcuni stanno riferendo di aver riportato contusioni e lesioni durante la collutazione.  

 

La rettrice Polimeni: «Condanniamo ogni forma di violenza»

In merito ai disordini avvenuti oggi 25 ottobre presso la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione della Sapienza, si fa presente che l’associazione studentesca Azione Universitaria ha organizzato un convegno regolarmente autorizzato, come quotidianamente avviene ad opera di tante altre associazioni studentesche, con la partecipazione di docenti e di alcuni esponenti politici e giornalisti. Vista la particolare veemenza delle proteste di un gruppo di persone intenzionate ad entrare in aula per interrompere il convegno, il Dirigente del servizio predisposto dalla Questura di Roma, a cui spetta la tutela dell’ordine pubblico, ha deciso di intervenire per garantire la sicurezza collettiva. “L’Università deve essere un luogo in cui si studia, si cresce, in cui bisogna incontrarsi e confrontarsi, ma non scontrarsi fisicamente – dichiara la rettrice Antonella Polimeni. Condanniamo ogni forma di violenza e garantiamo, ad ogni individuo che agisca secondo i Principi costituzionali, il diritto a manifestare liberamente le proprie opinioni nel rispetto della pluralità delle idee”.

 

Uno studente identificato 

Uno dei partecipanti della manifestazione è stato identificato dalle forze dell'ordine in quanto brandiva un'asta contro gli agenti. La sua posizione è al vaglio della polizia.

L'intervento di Piantedosi

«La polizia ha fatto in modo che una manifestazione autorizzata, quella che era in corso all'interno della Sapienza, si svolgesse liberamente». Così il neo ministro dell'Interno Matteo Piantedosi rispondendo ai giornalisti sulle tensioni verificatesi oggi all'università La Sapienza. E a chi osservava che fossero stati manganellati gli studenti ha risposto: «No, no la polizia ha fatto in modo che non ci fosse l'assalto a una iniziativa che si stava svolgendo regolarmente».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero