Mense sociali affidate senza bando, con un danno per le casse del Campidoglio che arriva a 9 milioni di euro. È la cifra che la Corte dei conti chiede a dieci tra dirigenti...
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LA SEGNALAZIONE
L'indagine riguarda affidamenti effettuati tra il 2011 e il 2015 ed era scattata dopo una segnalazione dell'Oref. Il Comune ha assegnato alla Comunità Sant'Egidio, al Centro Astalli, all'Esercito della salvezza, all'Opera don Calabria e alla coop Roma Solidarietà la gestione delle mense sociali senza effettuare una gara europea, prevista dal codice degli appalti vigente all'epoca. Il Comune ha pagato 4,11 euro per ogni pasto, un prezzo che non sarebbe scaturito «dalla comparazione delle offerte dei partecipanti a una gara», si legge nell'atto di citazione. L'Amministrazione non avrebbe nemmeno «esplicitato il metodo seguito per la determinazione del numero dei pasti» e non avrebbe vigilato sull'esecuzione del servizio. Il danno ipotizzato dalla procura è stato calcolato sulla base delle cifre liquidate alle onlus.
LA DIFESA
I difensori degli indagati, però, sono certi di dimostrare l'innocenza dei loro assistiti. «L'Amministrazione ha pagato per un servizio regolarmente effettuato - ha dichiarato l'avvocato Federico Tedeschini, che difende Scozzafava - non c'è stato danno erariale. Al contrario, c'è stato un risparmio: dopo l'indizione della gara il prezzo per ogni singolo pasto è salito a 5,36 euro».
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Il Messaggero