Se Roma sapesse conservare i monumenti, così come riesce a mantenere invariati certi angoli di degrado, raddoppierebbe sicuramente il numero di turisti che la visitano ogni...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ci troveremmo di fronte a una sorta di camera iperbarica dentro alla quale tutto è rimasto uguale, invariato, come tanto, tanto tempo fa. Non solo il verde continua a minacciare gli automobilisti rendendo - insieme ai segnali stradali divelti - via Edmondo de Amicis pericolosa, ma tra i rovi c'è un ospite che gli abitué della zona conoscono ormai bene.
DEGRADO
Qualcuno lo ha anche soprannominato: «Si chiama Nando, vedi come è grosso? Rende bene l'idea?». L'ospite è un grosso, grossissimo albero precipitato chissà quando che ha sfondato una recinzione: una parte è stata tagliata, l'altra è stata abbandonata. È un po' la metafora di questa strada che per quasi nove mesi è rimasta chiusa perché non c'erano i fondi per mettere in sicurezza le alberature. I vigili del fuoco a marzo del 2016 avevano stabilito che le piante erano pericolanti: dovevano essere monitorate con cura, potate, alcune tagliate. Insomma, si doveva mettere in sicurezza la strada. «I fondi non ci sono», aveva detto il Servizio giardini.
Per nove mesi l'accesso alla strada è stato sbarrato, anche se, proprio durante la convocazione in loco della commissione capitolina Ambiente, centauri sfrecciano. Manifestazioni, interrogazioni in Comune e nel I Municipio e la strada continuava a rimanere chiusa. Eppure il K2, che è a cavallo tra il Municipio Centro e il XIV, è una via fondamentale per il collegamento tra piazzale dello Stadio Olimpico e la Camilluccia, e quindi con tutta la parte nord ovest di Roma, usata da migliaia di romani come scorciatoia per evitare, se possibile, un po' di traffico.
Alla fine, fondamentale per sbloccare lo stallo è stato l'intervento dei privati: 4.000 euro per completare la messa in sicurezza della strada.
REALI CERCASI
«Il Servizio giardini avrebbe potuto riaprire solo un tratto della strada perché non aveva le risorse spiega Massimo Menicali, uno dei soci dello Chalet del bosco abbiamo quindi donato la somma per consentire la potatura di circa settanta alberature, prima abbiamo chiesto l'autorizzazione a Roma Natura, poi abbiamo contattato il Dipartimento Ambiente del Comune con il quale abbiamo collaborato».
Strada off limits per nove mesi, l'intervento di privati e oggi il K2 è ancora una strada bombardata. C'è quel grosso albero che giace e che nessuno ha pensato di togliere. «È stato un intervento di emergenza aggiunge Menicali affinché la strada potesse riaprire, non credo ci sia stata una bonifica completa».
Appare abbandonata anche l'entrata del parco di Monte Mario con i cartelloni divelti, ricoperti da scarabocchi, l'erba alta. In attesa della visita di qualche reale (qualche giorno fa hanno rifatto le strisce pedonali a piazza Venezia per il passaggio dei reali dei Paesi Bassi attesi in Campidoglio), il K2 continua a essere inghiottito da fronde di alberi e da quel tronco chiamato Nando. «La strada versa ancora nel degrado conclude Menicali - la vegetazione continua a non essere curata ed è un vero peccato. Quel grosso tronco, poi, sta lì da tanto tempo». Un po' come i gladiatori, i camion bar e le buche.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero