Non solo i parchi di Roma Nord. Il faro della procura si allarga su tutti i siti naturalistici della città per scoprire le falle che hanno aperto la strada a branchi di...
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ALLARME SOTTOVALUTATO
Gli accertamenti sono stati delegati al comando dei Carabinieri per la Tutela Forestale. E nelle prossime settimane potrebbero arrivare le prime conclusioni. Perché, a palazzo di giustizia, non si esclude che l'emergenza potesse essere evitata e l'attenzione si concentra sulla prevenzione. L'allarme, lanciato dagli abitanti da mesi, è stato finora sottovalutato dal Campidoglio e dagli enti naturalistici, in particolare quelli dove si annidano famiglie di cinghiali. Ormai il faccia a faccia in strada con gli ungulati, a Roma Nord, è quasi all'ordine del giorno. Qualche giorno fa due signore che passeggiavano coi cani al guinzaglio nel Parco del Pineto si sono trovate di fronte un cinghiale. «I cani lo hanno bloccato - dice Flavia Morando, ancora spaventata - Poi, una volta richiamati, il cinghiale si è inoltrato dove la vegetazione è più fitta». Il Pineto è racchiuso da strade trafficate come via Pineta Sacchetti, via Baldo degli Ubaldi e via Damiano Chiesa, non lontano da via della Inviolatella Borghese. È lì che ha perso la vita di notte, a quarantanove anni, mentre rincasava, lo scooterista Nazzareno Alessandri.
GLI AVVISTAMENTI
«Il fatto che i cinghiali siano arrivati anche qui ci preoccupa - aggiunge la malcapitata - Con la mia amica abbiamo cercato di contattare Roma Natura e la polizia municipale. Ma nessuna delle due ha risposto al telefono». Dopo l'incidente mortale e il caso dell'esemplare filmato mentre correva in via Baldo degli Ubaldi, non si fermano gli avvistamenti. All'ingresso del parco di Monte Mario un cartello avvisa che sono stati avvistati cinghiali e raccomanda di tenere i cani al guinzaglio. I carabinieri hanno anche diffuso un vademecum per reagire al meglio in caso di incontri ravvicinati. La strategia migliore è quella del torero: non avvicinarsi, non bloccare una possibile via di fuga per l'animale, non voltare mai le spalle.
«Il cinghiale non è un animale aggressivo, né pericoloso» ha rassicurato, nei giorni scorsi, il colonnello Carlo Costantini, comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Roma, per poi spiegare come usare la massima attenzione in casi di incontri ravvicinati. «Il cinghiale tende sempre a fuggire l'uomo e diventa pericoloso solo se ferito o impossibilitato alla fuga. È fondamentale, quindi, non frapporsi mai tra l'animale e una possibile via di fuga». «È importante non avvicinarsi mai - ha ribadito Costantini - e non buttare i rifiuti del cibo fuori dai cassonetti che lo attirano nei centri abitati. In caso di avvistamento è opportuno segnalarlo subito anche al nostro servizio di pronto intervento 1515».
LE IPOTESI
Il fascicolo aperto a piazzale Clodio, per ora, resta un «K», ossia senza titolo di reato e senza indagati. Ma presto si protrebbero configurare le ipotesi di omissioni di atti d'ufficio e di omicidio colposo. L'inchiesta punta ad accertare se la morte dello scooterista poteva essere evitata, e, nel caso, da chi. L'uomo viaggiava all'interno della strada buia che attraversa il parco della Inviolatella, a poche centinaia di metri da viale Cortina d'Ampezzo, quando è stato travolto da un grosso esemplare di cinghiale che l'ha invesito in pieno facendolo catapultare a terra, senza dargli scampo.
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Il Messaggero