Roma, l'invasione dei centurioni arriva fino al Pantheon: zero regole, turiste assediate

Roma, l'invasione dei centurioni arriva fino al Pantheon: zero regole, turiste assediate
Sono riusciti a sedurre anche un gruppo di suore che sorridenti salutavano, mentre per le turiste, soprattutto spagnole, l'impresa è apparsa subito facile. Foto quasi...

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Sono riusciti a sedurre anche un gruppo di suore che sorridenti salutavano, mentre per le turiste, soprattutto spagnole, l'impresa è apparsa subito facile. Foto quasi osé con alcune signorine divertite davanti al Colosseo. Agitano spade finte, si inginocchiano, fanno il baciamano, mimano le lotte dell'Antica Roma, poi la richiesta di soldi, non pochi. Le loro prede preferite sono le turiste, sole. Ormai te li ritrovi ovunque i centurioni. Non solo davanti al Colosseo, ma addirittura al Pantheon insieme ai venditori ambulanti abusivi che con insistenza provano a rifilare cappellini e ombrellini ai turisti. Così insistenti che spesso, denunciano le guide turistiche, i tour devono essere interrotti.


Dopotutto, i famosi figuranti che si fanno pagare profumatamente per qualche foto, sono liberi di girare in Centro: visto che il Tar ad aprile ha sospeso l'ordinanza con la quale il sindaco Virginia Raggi, il primo dicembre scorso, aveva disposto il divieto dell'attività dei centurioni. Anche il commissario Francesco Paolo Tronca aveva tentato nel 2015 di bloccare il loro proliferare: «Il divieto si impone ai fini della tutela della sicurezza urbana era scritto sull'ordinanza firmata da Tronca - in quanto i soggetti dediti a tali attività agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive e del decoro del patrimonio artistico, storico e monumentale della città».

L'ASSEDIO
La «sicurezza urbana e del decoro del patrimonio artistico» di Roma continua ogni giorno a subire colpi: altro che sferzate con spade finte, ma piccole grandi onde che come Tsunami minacciano il decoro della Capitale. Le squadre di centurioni erano appostate al Colosseo, a piazza Venezia e davanti ai monumenti più importanti della Capitale. L'altro giorno erano al Pantheon, ma nella lista sempre più lunga delle postazioni preferite, ormai, troviamo: il Pincio, piazza Navona, Fontana di Trevi e via in Arcione ad esempio, dove passa il flusso di turisti diretti alla scenografica fontana, quelli che scendono dai pullman parcheggiati in modo selvaggio vicino al Traforo. Che siano dei fini strateghi, proprio come gli antichi romani negli anni migliori dell'Impero, non v'è dubbio. Si appostano sempre negli snodi con il maggior passaggio dei turisti: nell'area del Colosseo, ad esempio, li trovi in via di San Gregorio, sulla terrazza di largo Gaetana Agnesi e su via Celio Vibenna, dove capita di dover inchiodare con l'auto per non investire gli ambulanti che fuggono mentre giocano a guardie e ladri con i vigili.

PRESENTI OVUNQUE

Ma dopotutto, ha scritto il Tar «non si possono considerare emergenza» ed «è venuto meno il peculiare contesto rappresentato dall'anno giubilare». Forse è così. Ma «le modalità inopportune e insistenti» descritte nell'ordinanza del 2015 sono le stesse. Quello che chiedeva il Tar era una regolamentazione non emergenziale, ma strutturale. Che ancora non c'è.

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Il Messaggero