Roma, rom in fuga sulla Tiburtina speronano 4 volanti della polizia: l'inseguimento è da film

Una lunga fuga notturna per circa dieci chilometri di una banda di nomadi (appartenenti a un campo rom) tra le strade deserte di Roma per via del coprifuoco. Le prime ore di...

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Una lunga fuga notturna per circa dieci chilometri di una banda di nomadi (appartenenti a un campo rom) tra le strade deserte di Roma per via del coprifuoco. Le prime ore di mercoledì 30 gennaio, si sono trasformate in uno scenario simile a quello del noto videogioco Gta, dove i malviventi sfidano la polizia, ma quanto avvenuto l'altra notte quasi all'alba non è stata finzione ma una realtà violenta e pericolosa.


L'inizio


Tutto è cominciato quando, all'altezza dal piazzale del Verano gli agenti della polizia hanno notato un'auto sospetta, con quattro persone a bordo, aggirarsi in un orario illegale ai tempi del Coronavirus. E così, quando i poliziotti hanno intimato l'alt all'autovettura, si è innescato l'inseguimento. Stridio di freni e accelerazioni potenti da parte dei fuggitivi. L'auto con a bordo i quattro, con la marcia alta, ha sgommato sulla Tiburtina. La Volante ha chiesto rinforzi e si è gettata all'inseguimento. Un inseguimento che è durato per più di una decina di chilometri.


Il pericolo


Semafori rossi non rispettati, pezzi di strada contromano a folle velocità. L'auto che fuggiva ha imboccato l'A24 e poi si è messa in fuga sul Grande Raccordo Anulare. Un inseguimento rocambolesco durante il quale l'auto dei banditi ha speronato quattro volanti danneggiandole. Alcuni agenti sono rimasti feriti a causa dello speronamento che ha fatto perdere il controllo alle macchine della polizia che sono uscite di strada. La fuga ha avuto il suo epilogo all'altezza della Centrale del Latte. Quattro persone all'interno dell'auto in fuga sono scappate attraverso i campi.


La banda


Due di loro, un 18enne naturalizzato romano e un 17enne naturalizzato napoletano, alla fine sono stati bloccati. Nella vettura sono stati trovati e sequestrati numerosi arnesi usati per scassinare le porte e saccheggiare gli appartamenti. I due sono accusati di resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Gli altri due che sono riusciti a fuggire, invece, sono ricercati. Non c'è dubbio alcuno che i quattro slavi siano esperti scassinatori. Se non fossero stati bloccati dalla polizia molto probabilmente avrebbero compiuto furti in appartamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero