L'Orco si celava dietro le sembianze di un insegnante di sostegno. Lui che sarebbe dovuto essere la persona più paziente e attenta con gli alunni invece si è...
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LE INDAGINI
Tante piccole grandi spie che hanno spinto i genitori ed il personale docente a segnalare la situazione alla polizia. Così è partita l'indagine. Ed è venuto fuori l'agire dell'Orco: l'insegnante di sostegno, sulla quarantina, che vive con i genitori, si è rivelato essere proprio lui il carnefice della bambina. A portare l'inchiesta ad una svolta anche alcune audizioni protette della piccola vittima che con l'aiuto di alcune psicologhe ha raccontato le violenze subite. Un'indagine che è andata avanti anche grazie agli accertamenti scrupolosi stabiliti dal Pubblico Ministero che ha dato disposizione di ascoltare il personale scolastico. I poliziotti hanno preso a verbale gli insegnanti e qualcuno di loro ha riferito alcuni particolari che sono stati utili per l'arresto del presunto pedofilo. Addirittura ci sarebbe un testimone che ha visto l'insegnante di sostegno con i calzoni sbottonati stare insieme alla minore. Anche i genitori della bambina hanno raccolto i suoi racconti e sono andati alla polizia. Ora il presunto pedofilo rischia una pena che può arrivare anche a 14 anni di reclusione. Inoltre pare che in casa dell'uomo la polizia abbia trovato materiale pedopornografico.
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Il Messaggero