Fiano, infermieri no vax «pentiti». Due anziani finiscono in ospedale

Fiano, infermieri no vax «pentiti». Due anziani finiscono in ospedale
Due anziani sono finiti in ospedale. E ora gli infermieri che avevano rifiutato il vaccino anti-Covid per poi infettare gli ospiti ultra-ottantenni dell'ospizio si dicono...

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Due anziani sono finiti in ospedale. E ora gli infermieri che avevano rifiutato il vaccino anti-Covid per poi infettare gli ospiti ultra-ottantenni dell'ospizio si dicono «pentiti». Questo almeno racconta il titolare della casa di riposo di Fiano Romano, a 20 chilometri dalla Capitale, diventato cluster per via di un'operatrice socio-sanitaria no vax, che ha poi contagiato i colleghi, altrettanto contrari all'iniezione. L'epilogo della storia, svelata ieri dal Messaggero, purtroppo è ancora sconosciuto. «Per ora la maggior parte degli ospiti sta bene - spiega Roberto Agresti, il gestore della struttura - due purtroppo hanno avuto bisogno del ricovero. Speriamo che la situazione non peggiori, sono persone molto anziane».

 

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Il «rammarico»

 

L'infermiera da cui tutto è partito, la prima a contagiarsi e a propagare il morbo tra i colleghi no vax e poi da un letto all'altro, adesso sarebbe rammaricata per avere scartato l'offerta della Asl. «Sicuramente è pentita - dice Agresti - Io avevo cercato in tutti i modi di convincere i miei operatori a vaccinarsi: ho fatto la puntura per primo, ma non è bastato. Spero che il presidente Draghi faccia il decreto sull'obbligo vaccinale al più presto, anzi secondo me andava fatto prima».

Il titolare dell'ospizio, contattato per un commento sulla vicenda due giorni fa, aveva raccontato di non voler licenziare gli operatori da cui è partito il contagio. Ieri però ha cambiato idea: «Io spero che si vaccinino tutti. Ma se non lo faranno, ho già detto alla cooperativa che ci fornisce gli infermieri che, d'ora in poi, o fanno l'iniezione o non lavoreranno più qui. Chiunque lavori in un ospedale o in una casa di riposo deve vaccinarsi».
Per fortuna 24 ospiti su 36 avevano accettato la dose del siero anti-virus. In 15 si sono re-infettati lo stesso, ma sono del tutto asintomatici. Tra i 12 che invece non erano stati immunizzati, ora si iniziano a scorgere i sintomi del Covid. Per due di loro, i medici dell'Uscar hanno chiesto il ricovero.

 

 

 

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Il Messaggero