Incroci e strade killer, scattano i presidi: entro il 2020 arrivano 270 vigili in più

Incroci e strade killer, scattano i presidi: entro il 2020 arrivano 270 vigili in più
L’obiettivo dell’amministrazione è avere almeno 65 pattuglie in strada in più dall’inizio dell’anno. Meglio ancora se agli incroci pericolosi...

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L’obiettivo dell’amministrazione è avere almeno 65 pattuglie in strada in più dall’inizio dell’anno. Meglio ancora se agli incroci pericolosi per evitare nuove sciagure come quella di Corso Francia. E molte anche in periferia. Nei giorni scorsi Virginia Raggi ha annunciato che dal Campidoglio partiranno a breve le lettere di assunzione per «chiamare oltre 300 nuovi agenti della polizia municipale nei primi mesi del 2020». Tra il turn over per chi va in pensione e la stabilizzazione dei 200 uomini reclutati con contratti a tempo determinato nel 2018, c’è spazio in organico per altri uomini da pescare nelle graduatorie dei concorsi effettuati in passato.


Per la precisione i candidati ancora disponibili sono 270, visto che è passato oltre un decennio dall’ultima selezione e che in questo periodo alcuni degli idonei hanno trovato un altro lavoro e non sarebbero più interessati a vestire la divisa. In Comune - dove parallelamente si sta valutando un nuovo bando di concorso per reclutare altri 700-800 agenti nel prossimo triennio - sperano, poi, di assumere questi 270 a tempo indeterminato. E non come contrattisti, come invece avvenuto nel recente passato. Questi dettagli saranno sciolti nelle prossime settimane. Quel che è certo è che le reclute dovranno andare in strada.

Raggi ha già fatto sapere: «Vogliamo infatti che i nostri agenti, dopo un periodo fisiologico di inserimento, diventino parte integrante e attiva di un progetto di ampio respiro». Cioè che siano operativi. L’assessore ai Trasporti, Pietro Calabrese, ha scritto alla sindaca per chiedere che almeno 30 dei nuovi assunti vadano al Gpit (al Gruppo pronto intervento traffico) proprio sul fronte della sicurezza stradale. Ipotesi complessa, perché parliamo di reclute e il Gpit è un’unità scelta con personale più esperto. Si guarda invece ai gruppi dei Municipi più periferici, dove manca il grosso del personale, oltre 2mila unità che sarebbero previsti dalla normativa vigente. Nelle prossime settimane il Comando della polizia municipale dovrebbe preparare uno screening sui territori dove c’è maggiore deficit di organico, da calcolare in base anche all’estensione dell’area, al numero di residenti, caseggiati e luoghi di interesse storico-culturale, cioè i monumenti.


Anche se la mappatura non è pronta, come spiegano dall’amministrazione, è facile ipotizzare che i vigili saranno collocati per fare dei pattugliamenti nelle principali arterie, dove sono presenti incroci pericolosi e sono alti sia il numero dei veicoli di passaggio sia quello degli incidenti. Parliamo delle grandi consolari come l’Appia, la Tuscolana, la Casalina, l’Aurelia, la Tiburina o la Salaria, ma anche di strade spesso teatro di tragedie come corso Francia, viale Marco Polo o via Pineta Sacchetti. Attualmente il corpo della polizia municipale controlla con una decina di pattuglia, e in due turni giornalieri, circa 190 punti critici. Con l’ingresso dei 270 uomini, le squadre potrebbero salire a 14-15 per ogni incrocio pericoloso, in totale 65 in più in tutta la città e nell’arco di tutta la giornata. Parallelamente il Comune sarebbe pronto anche lanciare un bando per il noleggio di circa 100 nuove vetture di servizio per i caschi bianchi.
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Il Messaggero