Roma, ubriaco e drogato alla guida travolge moto sulla Cassia: muore ristoratore di Roma nord

Roma, ubriaco e drogato alla guida travolge moto sulla Cassia: muore ristoratore di Roma nord
A casa lo aspettavano gli amici con le birre e le pizze per vedere tutti insieme la partita dell'Italia. Mancavano nemmeno 300 metri e avrebbe parcheggiato la sua Yamaha Rj in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

A casa lo aspettavano gli amici con le birre e le pizze per vedere tutti insieme la partita dell'Italia. Mancavano nemmeno 300 metri e avrebbe parcheggiato la sua Yamaha Rj in via San Godenzo e salutato il suo cane con tutto l'amore di sempre. Invece, lungo la via Cassia, nel tratto dopo Corso Francia e prima di via Oriolo Romano, Edoardo Moschini, 36enne imprenditore di origini torinesi ma molto conosciuto a Roma, è stato travolto e ucciso da un Doblò guidato da M. T., romano di 52 anni.

Roma, Andrea ucciso sullo scooter: il pirata è della Penitenziaria

L'uomo - che è poi risultato positivo sia al droga test per l'assunzione di cocaina, che all'alcol test - stando a una prima ricostruzione degli agenti del XV Gruppo della municipale avrebbe invaso la carreggiata durante una manovra di sorpasso a dir poco azzardata, urtando frontalmente e scaraventando Moschini per diversi metri fin nella vegetazione dell'Inviolatella. Anche il 52enne, dipendente di una ditta privata, è rimasto ferito ed è stato portato in codice rosso al S. Andrea. Moschini, figlio unico di una coppia di legali molto noti a Torino, si era trasferito a Roma per entrare in magistratura. Poi però aveva prevalso la passione per l'enogastronomia e aveva aperto i ristoranti giapponesi Kombu ai Parioli e a Trastevere. Si era quindi lanciato in nuove iniziative: il Nail Factory, nail bar di via Gramsci e un ortofrutta accanto. Di grande cultura e ironia. Moschini era adorato dagli amici. «Aveva due famiglie - racconta Pier Rosati quella privata e quella degli amici, sia romani che torinesi. Un ragazzo straordinario, tifosissimo della Fiorentina, ucciso su un tratto di strada pericolosissimo».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero