Roma, incendio a piazza Vittorio: le fiamme distruggono le giostre

Le fiamme erano visibili da centinaia di metri, hanno illuminato il buio di piazza Vittorio, all’interno dei giardini che alla sera, nonostante siano sprangati, offrono...

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Le fiamme erano visibili da centinaia di metri, hanno illuminato il buio di piazza Vittorio, all’interno dei giardini che alla sera, nonostante siano sprangati, offrono riparo a sbandati e senza tetto. In pochi minuti il fuoco ha divorato le giostre e il gazebo. Due spazi che nel verde della piazza sono un punto di riferimento per nonni e bambini. L’incendio è divampato alle 21,18, l’ora esatta in cui il teleallarme ha avvisato il proprietario della struttura, il signor Afro Livero. Sul posto prima di lui erano già arrivati i vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri e la polizia locale.

 
LE IPOTESI
Anche se per il momento tutte le ipotesi restano aperte, sembra improbabile l’origine accidentale del rogo. L’impianto elettrico era stato verificato più volte, anche in virtù del fatto che va ad alimentare delle giostre private utilizzate da bambini. «Non mi è mai successo nulla di simile - racconta il signor Afro - sono qui da 18 anni, mai avuto un incidente. Ma di discussioni con alcuni brutti individui che frequentano il parco sì». I residenti del quartiere scesi in piazza sanno che la notte i giardini sono un dormitorio. L’inferriata che separa i giardini è accessibile in alcuni punti, le sbarre di ferro che dovrebbero impedire eventuali intrusioni non ci sono più. Le forze dell’ordine ieri sera hanno raggiunto subito il luogo dell’incendio. Nel giardino non hanno trovato nessuno. «E’ singolare che un fatto del genere accada proprio quando i controlli in piazza da parte di polizia, vigili e carabinieri si fanno più intensi» commenta Alberto, residente storico dell’Esquilino.
 
I CONTROLLI

Sul quartiere si sono nuovamente accesi i riflettori, dopo lo stupro di cui è stata vittima una senzatetto tedesca di 74, violentata da un altro senza fissa dimora, un cittadino senegalese che era stato colpito da 5 decreti di espulsione. E ancora, risse, un accoltellamento. I controlli sul territorio, se possibile, ora sono ancora più intensi. Da qualche giorno sul rione c’è anche lo strumento del Daspo urbano. E ieri sera all’improvviso le fiamme si sono accese nel cuore del quartiere. «È allucinante, ormai viviamo nel terrore», i residenti sono esasperati. «Altro che Daspo, qui la situazione è talmente grave che è necessario un presidio delle forze di polizia per riportare un poco di sicurezza». Nei giorni scorsi, il comitato per l’ordine e la sicurezza dedicato all’emergenza Esquilino, aveva adottato alcuni provvedimenti. Tanto per cominciare, garantire maggiore pulizia nei giardini da tempo in stato di totale abbandono. E poi l’estensione del Daspo urbano anche in quella zona. Qualcuno, tra residenti e commercianti, considera il provvedimento difficilmente praticabile all’Esquilino. «Non metterà di sicuro paura ai pusher e ai clochard». Negli ultimi giorni i controlli da parte delle forze dell’ordine si sono intensificati e ieri hanno portato all’arresto di quattro persone.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero