Roma, da Pasqua hotel più cari: aumenti fino al 30% per una camera in città

Dietro l'impennata dei prezzi, la crisi energetica e quella delle materie prime

Da Pasqua hotel più cari: aumenti fino al 30% per una camera in città
Grandi eventi, nuovi hotel di lusso, i benefici dati dal dollaro più debole e un numero maggiore di turisti in città. Già da Pasqua, dove sono attese a Roma...

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Grandi eventi, nuovi hotel di lusso, i benefici dati dal dollaro più debole e un numero maggiore di turisti in città. Già da Pasqua, dove sono attese a Roma tra le 250 e 260mila persone, con tutte le stanze che dovrebbero essere occupate. Si profila un anno d'oro per il turismo capitolino, con un aumento del fatturato stimato intorno al 20 per cento. Ma complici i rincari per l'energia e per le materie prime e l'apertura di tanti cinque stelle - parallelamente - sono destinate a salire anche le tariffe. Secondo alcuni attori del settore, i rincari sfioreranno il 30 per cento in più in prospettiva dei maggiori appuntamenti come la Ryder Cup a fine settembre. Evento che nel mondo del golf ha la stessa risonanza dei mondiali di calcio o delle Olimpiadi.

Spiega Giuseppe Roscioli, presidente della Federalberghi capitolina: «Temo che saremo costretti ad aumentare i listini. Finora ci sono stati già dei primi rincari, ma li abbiamo attutiti, non traslando tutti i rincari che abbiamo subito sul costo della stanza. Ma la situazione per noi non migliora: oltre all'aumento delle bollette e i costi delle materie prime, adesso dobbiamo fare i conti anche con la crescita dei tassi d'interesse per i prestiti in banca. La verità che il prezzo lo fa il mercato e credo che la piazza romana continuerà a mostrarsi più conveniente di altre capitali europee».

 

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IL CONFRONTO

Attualmente Roma costa in media circa il 20 per cento in meno rispetto alle altre grandi città. E non soltanto gli alberghi: il biglietto del bus - al di là del servizio spesso carente - non supera gli 1,5 euro; per musei, aree archeologiche e mostre non si superano mai i 20 euro; ci sono posti dove si mangia e si beve bene anche con 30 euro a persona. Senza dimenticare l'altissimo numero di siti da visitare nello stesso posto. Rispetto al passato però alcune cose stanno cambiando. Intanto sono cresciuti i voli diretti dal Nord America (34 al giorno) verso Fiumicino, cioè da quello che è ancora il mercato più remunerativo nel settore del turismo. C'è un calendario più ampio di grandi eventi, in un cartellone che mette assieme concerti di famosi band e cantanti (Guns N' Roses o Bruce Springsteen), la Ryders Cup, la conclusione del Giro d'Italia o la due settimane degli Internazionali di Tennis. Senza dimenticare, soprattutto, la crescita degli alberghi di lusso, che nella Capitale scarseggiavano. Saranno circa quindici le inaugurazioni in questo segmento fino al 2024, che vedranno nelle prossime settimane le aperture di famosi compagnie come il Six Sensex a via del Corso, Bulgari a piazza Augusto Imperatore, l'Hilton all'Eur o Nobu a via Veneto.

Nota Roberto Necci, vicepresidente romano di Federalberghi e presidente capitolino del centro studi dell'associazione: «Queste strutture riusciranno a intercettare una clientela di alta gamma, che a Roma in questi anni è un po' mancata. Parliamo di gente con maggiore capacità di spesa, ma che in cambio chiede servizi migliori. Questo, da un lato, spinge in alto i prezzi degli hotel, ma dall'altro è uno stimolo a tutta la nostra categoria per migliorare il servizio».

 


Nel 2019, anno prima del Covid che ha prima bloccato poi congelato i viaggi, Roma registrò 19.454.354 arrivi e 46.539.097 presenze di turisti. Quest'anno in molti scommettono che si possano anche superare questi numeri. «Stiamo registrando un forte aumento delle prenotazioni - conclude Necci - ma i movimenti molto spesso si decidono all'ultimo minuto. Sicuramente, con il miglioramento dei servizi e l'apertura di strutture di alto livello si riuscirà a portare a Roma visitatori con più alte capacità di spesa e questo porterà a una crescita dei prezzi. Anche del 30 per cento durante i grandi eventi. Ma questi rincari saranno comunque minori nell'aumento dei costi fissi che dobbiamo affrontare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero