In cinque si sono avventati contro un ragazzo di 19 anni per rapinarlo del cellulare e qualche euro chiusi nel suo marsupio. Un branco, due tunisini, due marocchini e un giovane...
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La rapina si è registrata l'altra notte su un tratto della circonvallazione Cornelia, lo stradone che unisce l'Aurelio a Boccea, e sono stati alcuni residenti a sentire le grida d'aiuto del diciannovenne. Sono stati i carabinieri ad intervenire a notte fonda. I fari delle auto dei militari hanno illuminato il ferito disteso a terra sanguinante. Subito gli investigatori hanno raccolto le descrizioni date dalla vittima degli aggressori. «Sono in cinque - ha detto il ragazzo picchiato ai carabinieri - mi hanno tolto il marsupio a furia di calci. E poi sono fuggiti». Le descrizioni degli abiti e quelle somatiche dei ricercati si sono rivelate decisive. Altre pattuglie dei carabinieri si sono messe a perlustrare la zona fino a quando hanno rintracciato il gruppo di rapinatori. I cinque hanno tentato di discolparsi ma uno era sporco di sangue ad una mano a causa di un pugno sferrato al diciannovenne. Una volta portati in caserma i cinque sono stati riconosciuti dalla vittima. I militari gli hanno trovato addosso la refurtiva: i soldi e il cellulare del giovane aggredito. Quest'ultimo abita a Ladispoli ed era venuto a Roma a trovare degli amici. Mai si sarebbe aspettato di essere rapinato per un cellulare in un modo così violento ed in una zona quasi centrale.
Quattro dei cinque fermati risultano avere già precedenti specifici. A Roma, sempre secondo gli investigatori, sbarcano in lunario commettendo una serie di reati sia contro il patrimonio che contro la persona. E' molto probabile che la gang di strada abbia colpito altre volte ai danni di passanti. Proprio in questo ambito sono in corso le indagini dei carabinieri per accertare altre rapine commesse dagli arrestati. Le loro foto segnaletiche saranno fatte visionare al altre persone rapinate in zona.
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Il Messaggero