Roma Garbatella, baby gang terrorizza i Lotti: «I nostri figli aggrediti»

Roma Garbatella, baby gang terrorizza i Lotti: «I nostri figli aggrediti»
I lotti della Garbatella e i loro cortili aperti a tutti, da simbolo di un quartiere da sempre ospitale vengono evitati, se possibile, al calare del sole. Complici il lockdown, la...

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I lotti della Garbatella e i loro cortili aperti a tutti, da simbolo di un quartiere da sempre ospitale vengono evitati, se possibile, al calare del sole. Complici il lockdown, la noia, l'inattività forzata, gli spazi in comune sono stati conquistati da giovanissimi che non aspettano altro che un incrocio di sguardi, o una risposta sbagliata per scatenarsi contro altri coetanei.

Un fenomeno che non è sfuggito a tanti genitori preoccupati e che è diventato di dominio pubblico sui social e nelle chat scolastiche. «Al lotto numero 28 ci sono ragazzini giovanissimi, dagli 11 ai 14 anni, che sputano sui portoni condominiali, sulle scale. E se provi a dirgli qualcosa ti rispondono con rutti, bestemmie e parolacce», si sfoga la signora Angelica. Ma questi ragazzi sono passati anche ai fatti, come racconta Daniela. Suo nipote è stato malmenato per strada.

Il Motivo? Il gruppetto gli aveva chiesto una sigaretta e lui ha semplicemente spiegato che non ne aveva. Giù botte, fino a quando la vittima, 14 anni, non ha attirato con le urla alcuni passanti, mettendo in fuga il branco. Ma questo non gli ha evitato una prognosi di 14 giorni.

 

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Gli episodi

 

E le segnalazioni nel frattempo si sono moltiplicate. La stessa zia del ragazzo picchiato ha raccontato che sia i genitori del 14enne, che quelli di un altro minorenne finito nel mirino della gang hanno sporto denuncia ai carabinieri. I protagonisti dei pestaggi frequentano alcune scuole del quartiere. Alcuni sono anche di buona famiglia, agirebbero per noia.

E quello che più preoccupa tante mamme e papà, è il modo con cui i più grandi coinvolgono dei ragazzini di 10 o 11 anni. «Li mandano avanti a provocare, gli fanno fare o dire cose inappropriate davanti alla vittima di turno», racconta una mamma. Il ragazzo risponde, li redarguisce o li rimprovera. E dopo pochi minuti ecco comparire la baby gang al completo, con i ragazzi più grandi, che chiede conto al malcapitato.

Un pretesto per sfogare una rabbia cieca, che vista l'età dei protagonisti, lascia sgomenti. Ma non ci sono solo i carabiniere a seguire questa vicenda- Segnalazioni e denunce sono fioccate anche in polizia. Alcuni dei genitori, infatti, si sono rivolti anche al commissariato Colombo. «Gli agenti ci hanno assicurato - dicono - che stanno lavorando già a questa problematica che non è passata loro inosservata. Gli investigatori sono al corrente che ormai da un mese tra i lotti, e davanti alcune scuole, anche medie gravitano questi ragazzini». La presenza delle baby gang sarebbe stata, dunque, rilevata durante i quotidiani servizi di controllo del territorio, in particolare davanti agli istituti scolastici. Ma di fronte ad alcuni episodi evidenti, paradossalmente, alcuni genitori avrebbero preferito non proseguire nelle denunce. Insomma, i ragazzi terribili della Garbatella protagonisti di minacce e violenze, sarebbero già finiti nell'occhio delle forze dell'ordine che avrebbero già contattato alcuni dei genitori. Insomma, delle indagini sarebbero già in corso e la procura minorile allertata. Presto, dunque, potrebbero portare frutti. Per questo l'invito è alle famiglie delle vittime di farsi avanti, di non avere paura. «Per fermare i bulli - spiega un investigatore di lungo corso, impegnato da anni anche negli incontro a scuola con i ragazzi proprio per parlare del fenomeno - per prima cosa non bisogna avere vergogna, né lasciarsi intimorire. I ragazzi non debbono avere paura di confidarsi con i genitori e questi debbono rivolgersi a noi».

 

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Il Messaggero