Roma, via Pinciana: ripulita la casa di Pierluigi Fioretti, bottino di 200mila euro. «Mi hanno rubato i ricordi di una vita»

Roma, via Pinciana: ripulita la casa di Pierluigi Fioretti, bottino di 200mila euro. «Mi hanno rubato i ricordi di una vita»
Gioielli per un valore di oltre 200.000 euro. E' ilbottino arraffato dai ladri nell'abitazione, vicino a Villa Borghese, di Pierluigi Fioretti, 68 anni, esponente di...

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Gioielli per un valore di oltre 200.000 euro. E' ilbottino arraffato dai ladri nell'abitazione, vicino a Villa Borghese, di Pierluigi Fioretti, 68 anni, esponente di Alleanza Nazionale che in passato ha avuto vari incarichi negli enti locali. I ladri sono riusciti a mettere a segno il colpo senza lasciare tracce nell'appartamento che si trova fra via Pinciana e via Isonzo. Sono stati proprio i famigliari del padrone di casa, una volta rincasati, nella notte tra sabato e domenica, ad accorgersi del saccheggio. Gli agenti della polizia hanno trovato in evidente soqquadro la casa di oltre 100 metri quadri. Le tracce inconfutabili del passaggio dei misteriosi individui che, almeno per ora, sono riusciti a dileguarsi con il bottino.




LO SCENARIO
Il raid si è consumato al quinto piano dello stabile dove risiede Pierluigi Fioretti. Cassetti svuotati e gettati a terra, tappeti spostati così come diverso mobilio gettato sul pavimento: questo lo scenario trovato dagli investigatori. Dopo aver rovistato l'abitazione i malviventi hanno trovato quello che cercavano. Nascosti dentro un armadio c'erano gioielli e monili in oro. Sono stati portati via. Da una prima stima, l'ammontare del bottino si attesta ad oltre 200.000 euro. «Le cose di valore accumulate in una vita di lavoro» ha detto il politico alla polizia, sottolineando come ad alcuni oggetti era legato anche sul piano affettivo. Sono spariti orologi, catene d'oro e anche qualche pietra preziosa. Chi ha messo a segno il colpo, almeno secondo gli inquirenti, non è uno sprovveduto. I ladri sono entrati dalla porta principale dell'appartamento che è blindata. Hanno usato una serie di arnesi da scasso molto sofisticati riuscendo a forzare e ad aprire la porta. Sono stati trovati sul pianerottolo alcuni stracci e canovacci probabilmente usati dalla banda per attutire i colpi sferrati sulla serratura.

LE INDAGINI

Nell'appartamento è intervenuta una squadra della polizia scientifica. Gli agenti hanno eseguito il sopralluogo senza tralasciare nulla. Hanno usato reagenti particolari che permettono di individuare impronte digitali e anche elementi organici (capelli, saliva) utili a risalire al Dna dei responsabili del furto. Si dovrà attendere alcuni giorni per alcuni esami su alcuni rilievi ma almeno per ora i banditi pare abbiano agito indossando guanti. Gli uomini della Mobile stanno setacciando l'ambiente dei ricettatori e visionando gli impianti di videosorveglianza della zona.
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Il Messaggero