Roma, svaligiano la casa del compagno di classe, il padre del baby ladro: «Mio figlio minacciato da uno straniero»

Roma, svaligiano la casa del compagno di classe, il padre del baby ladro: «Mio figlio minacciato da uno straniero»
«Mio figlio ha 15 anni, è un bambino: non è un criminale, non usa droghe. È solo stato manipolato e minacciato da questo straniero che gli ha promesso...

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«Mio figlio ha 15 anni, è un bambino: non è un criminale, non usa droghe. È solo stato manipolato e minacciato da questo straniero che gli ha promesso fino a 10.000 euro». Il papà di Andrea (il nome è di fantasia) ha la voce rotta dal dolore, dalla «disperazione». Questa è la classica storia che può dilaniare una famiglia. Il ragazzino infatti, è uno dei tre che ha rubato le chiavi all'amichetto di scuola - l'istituto alberghiero Giuseppe Garibaldi sull'Ardeatina - per andare poi a rubare nell'appartamento della famiglia della vittima in via di Settecamini. «Sono 10 giorni che non dormo - racconta il padre al telefono - e che sto male. Bisogna raccontare tutta la verità su questa vicenda. C'è gente che porta sulla cattiva strada i ragazzini: ed è quello che è successo a mio figlio».


IL PUZZLE
In effetti al puzzle di questo furto mancano dei pezzi. Ragazzini di 15/17 anni, di buona famiglia, che rubano le chiavi di casa a un compagno di classe e vanno a svaligiargli l'appartamento. Il telefonino rubato in casa e provato a rivendere fuori dalla scuola. Lo straniero che muove i fili dell'operazione di cui si perdono le tracce. Cosa li ha spinti a tanto? Perché? «Io non lo sapevo che mio figlio il pomeriggio andasse con gli amici in quella saletta giochi in zona Marconi - precisa ancora il padre con un filo di voce - ma soprattutto non potevo immaginare che avrebbe incontrato questo tizio. La polizia lo sa che gira armato? Ha delle pistole, due dicono, con cui minaccia le persone. Gira anche con moto rubate. Sa cosa mi ha raccontato mio figlio? Papà, quello mi ha promesso 100 euro, così potevo comprarmi i giochi per la play station».
In realtà, le promesse nei giorni erano cresciute, fino a 10.000 euro. I tre ragazzi intanto, risultano indagati per furto e ricettazione. Uno di loro è stato sospeso dalla scuola. Le indagini della polizia, per catturare la mente del colpo, proseguono. Senza sosta.
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Il Messaggero