Roma, funivia Casalotti: sì ai fondi. L'ultimo regalo di Toninelli a Raggi

Potrebbe essere l'ultimo assist del Mit targato Toninelli alla sindaca Virginia Raggi: la funivia Casalotti-Boccea, sognata (e promessa) dalla sindaca fin dalla campagna...

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Potrebbe essere l'ultimo assist del Mit targato Toninelli alla sindaca Virginia Raggi: la funivia Casalotti-Boccea, sognata (e promessa) dalla sindaca fin dalla campagna elettorale del 2016, è a un passo dall'ottenere i finanziamenti del Ministero dei Trasporti. Pratica pronta, il progetto di mobilità grillina con le cabinette penzolanti sopra al Raccordo è tra quelli approvati dai tecnici del dicastero, compare nella white list delle opere da finanziare. Manca però un ultimo tassello a cui Toninelli, causa crisi e avvicendamento al governo, non ha potuto ottemperare: la firma finale.


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Ci dovrà pensare quindi la neo-ministra Paola De Micheli. La vice-segretaria dem, appena insediata, deve logicamente ancora studiare il dossier, non proprio in cima alla scrivania, in questo momento già affollata di carte tra Tav, Gronda e concessioni. Solo quando De Micheli avrà approfondito la questione a dovere, quindi, si potrà accendere il semaforo verde per la funivia a 5 Stelle.

In Campidoglio si respira comunque ottimismo, dato che il progetto è stato approvato dagli uffici ministeriali.

I NUOVI TRAM
Il sogno funivia era stato inserito in un pacchetto di 7 opere che il Comune di Roma ha inviato al Ministero per partecipare a un bando nazionale. Oltre alla cabinovia da città, c'erano i tram sulla Tiburtina, su via Cavour, sulla Palmiro Togliatti, un'altra funivia tra l'Eur e la Magliana, una risistemazione della tratta Termini-Giardinetti e un contributo per acquistare 50 nuovi tram. Da quanto riportava ieri l'agenzia Dire, oltre alla Funivia, Palazzo Senatorio avrebbe incassato anche il via libera ai soldi del governo per la tranvia sulla Togliatti e per i nuovi 50 tram che dovrebbero rinnovare il malridotto parco mezzi dell'Atac, ultra-datato, come risulta dai rapporti interni: l'età media dei 164 tram presenti nelle rimesse supera i 32 anni.

Non si sa ancora invece che fine farà la seconda funivia, quella tra l'Eur e Magliana. Potrebbe essere stata finanziata una cabinovia soltanto, quella simbolo, la prima pensata da Raggi, proprio per il quartiere dove vive da anni, ma l'altra no. Nelle carte del Comune addirittura sono state ipotizzate 5 tratte munite di abitacoli dondolanti nel cielo di Roma. Ma i fondi sono da trovare.
 

Solo la linea Casalotti-Battistini - che peraltro non sarà nemmeno collegata direttamente con il capolinea della metro A - costerà 109 milioni e sarà lunga 3,85 chilometri. Per attraversarli ci vorranno 17 minuti e 34 secondi. Non proprio alla velocità della luce. La cabinovia sarebbe molto simile a quelle da sci, salvo il fatto che si fermerà per 7 stazioni: Battistini, Acquafredda, Montespaccato, Torrevecchia, Campus, Collina delle Muse-Gra e Casalotti. Anche la capienza è molto limitata: potrà trasportare 3.600 persone all'ora, è stato calcolato dai tecnici comunali spediti a lavorare sul dossier, e i passeggeri saranno distribuiti su mini-cabine da 10 posti l'una. La fune invece sarà aggrappata a 41 piloni alti tra i 18 e i 36 metri che attraverseranno il Gra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero