Gli abusivi “intoccabili” a Trevi e l’offesa alla città

Gli abusivi “intoccabili” a Trevi e l’offesa alla città
Davanti alla Fontana di Trevi  ci sono abusivi a mezzo metro dall’auto dei vigili... E voi dite che fate la lotta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Davanti alla Fontana di Trevi 

ci sono abusivi a mezzo metro
dall’auto dei vigili... E voi dite che fate
la lotta all’abusivismo commerciale?
@CornwallGdns

Domenica pomeriggio, Fontana di Trevi. Ma potrebbe anche essere un lunedì o un qualsiasi altro giorno della settimana. Basta scegliere il momento in cui i vigili sono più distratti del solito o – ancora peggio – non ci sono proprio. Ed è allora che la matematica dell’abusivismo offre uno dei quadri più desolanti di questa piazza, patrimonio internazionale, oltre che della Capitale: decine (e non è una esagerazione) di abusivi che prendono d’assalto i turisti spaesati, di fronte a romani imbarazzati e – si spera – indignati. Una ventina, ieri pomeriggio, così suddivisi: quelli che vendono ombrelli, ai lati della piazza insieme a chi cerca di piazzare improbabili porta-non-si-cosa in legno, che riproducono un fastidioso suono in apertura e chiusura; resistono i selfie stick (e le foto-ricordo), mentre si sono ridotti i pupazzetti a scomparsa. E non c’è controllo che tenga, perché anche quando i vigili stazionano di fronte alla fontana, loro sembrano divertirsi a giocare a Tom and Jerry, agendo ad una ventina di metri di distanza dalla Municipale. Ecco, se si dovesse indicare una priorità – una delle tante... - allo “sceriffo” Antonio di Maggio, nuova guida dei caschi bianchi, sarebbe proprio quella di farsi una passeggiata da queste parti, che certamente già conosce bene. E pazienza se non si colpiscono sempre le centrali dove viene stoccata la merce contraffatta: intanto si inizi a liberare le piazze da questo spettacolo indegno, che offende la nostra città agli occhi dei turisti e del mondo. 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero