Cantieri, si riparte ma i disagi sono diversi a partire dal rapporto con molti uffici pubblici ancora chiusi. Con l'avvio della fase 2 dell'emergenza sanitaria, ai primi...
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Dietro al settore edile, infatti, gira un quantitativo incalcolabile di procedure e pratiche burocratiche che «non possono essere esplicate da casa dai dipendenti pubblici da casa - spiega Rebecchini -, i funzionari lavorando da casa non hanno tutti gli strumenti e i materiali necessari. Il settore dell'urbanistica e dell'edilizia sono tutti senza personale, vale per il Comune di Roma quanto per la Regione Lazio, gli uffici sono chiusi e se anche c'è interlocuzione con i responsabili dei procedimenti, questi da casa non hanno gli strumenti per dare risposte». La richiesta di Ance Acer è quella di «far riprendere, dalla prossima settimana il lavoro negli uffici, seppure a turnazione, mantenendo chiuso l'accesso al pubblico che potrà interfacciarsi con i funzionari in maniera telematica, ma mettendo i lavoratori della pubblica amministrazione nelle condizioni di poter dare seguito alle procedure necessarie, altrimenti nel giro di poco tempo molti cantieri saranno costretti a rallentare».
Intanto dal governo è arrivato il decreto rilancio. «Rilancio, per questo decreto, è un termine improprio - commenta Rebecchini -.
Il Messaggero