Ufficialmente Guido Bertolaso è ancora in lizza, sostenuto da un Silvio Berlusconi che non ama fare passi indietro, soprattutto dopo che ha dovuto organizzare anche le...
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In quel caso da via del Plebiscito bisognerà decidere da che parte stare: ricomporre l'alleanza di centrodestra con Lega e Fratelli d'Italia, convergendo su Giorgia Meloni, oppure virare su Alfio Marchini, già sostenuto da Ncd e dai Conservatori e riformisti di Raffaele Fitto, formando un nuovo polo a trazione moderata. Bertolaso, fosse per lui, non avrebbe dubi: «Marchini è l'unico, oltre a me, a parlare dei problemi dei romani - dice intervenendo a Radio Città Futura - Se uno vuole diventare sindaco e dare una mano a questa città ridotta in condizioni drammatiche, è bene che si guardi intorno e, in questo caso, vedere se con Marchini sono possibili sinergie».
Un'ipotesi che piacerebbe molto alla base forzista nella Capitale, mentre alcuni dirigenti nazionali del partito, come il presidente della Regione Ligura Giovanni Toti, sarebbero più propensi a ricomporre l'asse con Matteo Salvini e Fdi. «Stiamo al momento parlando solo di ipotesi perchè con Marchini non ci ho ancora parlato, ma registro che mentre gli altri chiacchierano su percentuali di sondaggi ed equilibri di potere, Marchini è l'unico, oltre a me, a parlare dei problemi dei romani», precisa Bertolaso.
«Credo Marchini voglia andare avanti a concorrere per fare il sindaco. Se poi è disponibile a trovare un accordo per darmi una mano con un altro ruolo io sono ben contento, qui non basta un uomo solo per risolvere i problemi della città - aggiunge l'ex numero uno della Protezione civile - La cosa bella è che tutti dicono che mi stimano e mi vorrebbero come city manager e propongono il ticket, ma allora se ho tutte queste capacità forse sarò anche in grado di fare il sindaco». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero