Promuovere l'uso di «monete complementari» per favorire i piccoli negozi che più soffrono la crisi, attraverso un sistema di buoni sconto, basato sullo...
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«Stiamo studiando Sardex », il circuito di 'moneta complementarè che già esiste in Sardegna, e «il Tibex che riprendendo il modello di Sardex è già attivo a Roma e nel Lazio. Con Sardex - ha spiegato Raggi durante il Forum all'Ansa - si crea un circuito virtuoso tra imprese che lavorano in un territorio e che scambiano servizi tra loro. Si crea una sorta di credito tra imprese. Una che vende un certo tipo di prodotto ha un credito in Sardex che potrà spendere all'interno di un circuito di imprese che vendono o offrono altri servizi per cui si scambiano dei crediti. È come se i servizi si pagassero in natura».
«In più in passato - prosegue - è stato usato lo cheque, una sorta di buono sconto che veniva attribuito a determinate merci nell'ambito del commercio locale. Per esempio, il taglio o la piega dei capelli invece di venderla a 10 euro potevano venderla a 8 euro più due cheque. Utilizzando questa sorta di buono sconto il cittadino risparmia, andando dal parrucchiere, nei piccoli esercizi sotto casa. Quest'ultimo guadagna due cheque e potrà andare a un bar e comprarsi un tramezzino pagando un euro e uno cheque. Un baratto parziale, perché la moneta continua a circolare. Si crea una piccola moneta che circola, e in realtà è uno sconto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero