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Stava percorrendo in auto la corsia preferenziale di corso Rinascimento quando ha incrociato una pattuglia dei carabinieri della compagnia Roma Centro. I militari hanno fermato il veicolo, procedendo al controllo della ragazza alla guida - una 29enne romana e incensurata - che, alla loro vista, ha manifestato un'eccessiva agitazione inducendoli ad approfondire le verifiche. Nell'abitacolo, i militari hanno trovato una busta contenente un grammo di shaboo, circa 3 grammi di cocaina e un barattolo di vetro contenente 100 ml sostanza liquida risultata essere ghb, la cosiddetta «droga dello stupro». La pericolosa sostanza psicoattiva è passata alla ribalta delle cronache, non solo italiane, poichè, grazie alle sue caratteristiche - è inodore e incolore - e agli effetti ipnotici e sedativi che induce, può essere facilmente somministrata alle vittime, disciolta in cibi o bevande, senza che queste se ne rendano conto. In alcuni casi può anche causare amnesie.
Vista la situazione, i carabinieri hanno fatto scattare una perquisizione anche nell'appartamento della giovane, al cui interno è stata recuperato un altro barattolo contenente mezzo litro di ghb, oltre a vari appunti contabili riferiti alla sua attività illecita e circa 300 euro in contanti. La droga e tutto il materiale trovato sono stati sequestrati, mentre proseguono gli accertamenti dei carabinieri della compagnia Roma centro finalizzati a verificare quale utilizzo della «droga dello stupro» la ragazza facesse.
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