L'ultimo nascondiglio l'avevano trovato nel parco di Colle Oppio: mettere le dosi di droga pronte per essere vendute in piccolle buche tra i cespugli del giardino. Ma...
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Il continuo monitoraggio del fenomeno dello spaccio effettuato dai poliziotti del commissariato aveva fatto riscontrare negli ultimi tempi una recrudescenza del fenomeno. Così sono scattati i servizi di appostamento, che hanno consentito di documentare lo stratagemma utilizzato dai pusher per poter spacciare la droga con il minimo rischio. Il modus operandi utilizzato prevedeva una precisa ripartizione dei compiti. Alcuni di loro, infatti, avevano il compito di ricevere le ordinazioni, altri riscuotevano il denaro, altri ancora consegnavano lo stupefacente.
La consegna veniva effettuata senza il classico passaggio di mano in mano, ma facendo cadere in terra le dosi, che venivano poi raccolte dagli acquirenti, proprio per cercare di passare inosservati. La droga era interrata in alcune buche, realizzate nelle parti più nascoste del parco, spesso ricoperte da una fitta vegetazione. Scoperto il meccanismo, gli investigatori sono passati all'azione. Grazie anche all'ausilio dei cani antidroga, che hanno permesso di rinvenire circa 1.300 dosi di hashish e marijuana, pronte per lo spaccio, gli agenti sono riusciti a cogliere in flagrante i 5 pusher, 4 extracomunitari ed un italiano, tra i 20 ed i 32 anni, che sono quindi finiti in manette. Per tutti, il reato contestato è la detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero