Roma, nessun posto in terapia intensiva: 47enne muore per pancreatite

Roma, nessun posto in terapia intensiva: 47enne muore per pancreatite
È entrata in ospedale con dolori addominali e le è stata diagnosticata una pancreatite acuta. Una decina di giorni dopo, quando la situazione è precipitata,...

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È entrata in ospedale con dolori addominali e le è stata diagnosticata una pancreatite acuta. Una decina di giorni dopo, quando la situazione è precipitata, si è scoperto che i posti di terapia intensiva erano occupati e per trovarne uno è stata necessaria una ricerca nelle altre strutture del Lazio. Alessandra Antolini, 47 anni e madre di due bambini, subito dopo il trasferimento dall'ospedale di Tor Vergata al Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina, non ce l'ha fatta. È morta il 31 luglio, a due settimane dal ricovero.


La procura ha aperto un fascicolo per scoprire se il decesso potesse essere evitato. La pm Laura Condemi procede per omicidio colposo, per il momento contro ignoti, anche perché non è chiaro a quale delle due strutture siano imputabili eventuali responsabilità. Nel frattempo, è stata disposta l'autopsia. Il caso è arrivato in procura dopo la denuncia dei familiari della paziente. «Mia figlia - ha detto il padre - è stata ricoverata per due settimane. Poi il quadro clinico è precipitato. Ci hanno detto che mancavano i posti ed è stata trasferita». Esprime solidarietà ai familiari il direttore generale del policlinico Tor Vergata, Tiziana Frittelli: «Sono costernata - ha dichiarato - Investiamo molto sul rischio clinico, sulla prevenzione.

Eppure possono verificarsi tragiche casualità, negligenze che mi auguro in questo caso non ci siano state, oppure infezioni ospedaliere, che spesso ci portano gli stessi pazienti. Ogni volta facciamo un audit interno». A fine maggio era stato denunciato un caso analogo. Isabella Valeriani, 45 anni. Si era rivolta al pronto soccorso dello stesso ospedale in preda a un attacco d'asma, ma era morta l'indomani d'infarto mentre veniva trasportata in un'altra struttura con un'ambulanza sprovvista di medico a bordo. Anche in questo caso è stato aperto un fascicolo, senza iscrizioni a carico del personale dell'ospedale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero