Record di incidenti per le buche. Crollo delle corse per bus e tram

STRADE Saranno pure un male antico della Capitale, ma sul fronte buche, tutti gli indicatori dicono che dal 2016 a oggi la situazione è peggiorata di netto. E il conto lo...

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STRADE
Saranno pure un male antico della Capitale, ma sul fronte buche, tutti gli indicatori dicono che dal 2016 a oggi la situazione è peggiorata di netto. E il conto lo sta pagando anche il Campidoglio: nel 2018 le Assicurazioni di Roma hanno dovuto sborsare 13 milioni di euro per risarcire automobilisti e centauri incidentati. Quasi il doppio di quanto speso nel 2017, circa 7 milioni. I numeri del 2018 sono disastrosi anche se raffrontati con quelli del 2016, l’anno dell’insediamento di Virginia Raggi: alla voce sinistri, all’epoca, erano stati liquidati 10 milioni di euro.

 

Tra cause civili e azioni stragiudiziali, l’anno scorso a Palazzo Senatorio e alla sua controllata sono arrivate 4.500 richieste di risarcimento danni. Altre 700 sono state spedite nei primi due mesi del 2019. Il 2018 è stato un anno nero anche per pneumatici bucati: 45mila gomme forate e rimpiazzate, secondo i calcoli di Assartigiani, solo per colpa delle vie con l’asfalto slabbrato. Il 20% in più di due anni fa. Fino a dieci giorni fa in quattro municipi su 15 (il IX, X, XIV e XV) il Comune non era riuscito nemmeno ad assegnare l’appalto per il pronto intervento stradale.

TRASPORTI
Era il 2016, bus e tram dell’Atac percorrevano 89,3 milioni di chilometri l’anno (fonte: i report mensili pubblicati dalla municipalizzata). Anno 2018: i mezzi di superficie hanno “macinato” 84,9 milioni di chilometri. Oltre 4 milioni in meno, in appena due anni. Sembrano aumentare solo i mezzi che vanno a fuoco: 36 nel 2016, 46 nel 2017 e altri 44 nel 2018. Gli unici bus nuovi messi su strada sono i 150 ordinati dall’ex dg Rettighieri (nominato dall’ex commissario del Comune, Tronca), mentre per i 227 acquistati a luglio 2018 la produzione è in ritardo, tanto che l’Atac ha dovuto noleggiare navette usate per evitare il collasso.


E alcune non sono state immatricolate perché troppo inquinanti. Alle 3 di ieri pomeriggio circolavano 620 bus rispetto ai 1.300 programmati. Sulle metro A e B, non si sono mai guastate così tante scale mobili (l’altro ieri il record: oltre 90 impianti guasti, ascensori compresi) e in Centro le due fermate di Barberini e Repubblica sono chiuse da mesi. L’assenteismo intanto galoppa: nel 2016 all’Atac il tasso forfait per malattia era del 4,9%. Nel primo trimestre 2019 è schizzato al 7,5%.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero