Roma, denunciato il figlio di Bruno Giordano: accusato di aver picchiato un ragazzo fuori da un locale

Roma, denunciato il figlio di Bruno Giordano: accusato di aver picchiato un ragazzo fuori da un locale
Aggressivo, testa calda. Determinato in campo alla ricerca del gol vincente, ma anche rissoso a tarda notte, violento dopo una serata trascorsa in discoteca. E' inedito il...

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Aggressivo, testa calda. Determinato in campo alla ricerca del gol vincente, ma anche rissoso a tarda notte, violento dopo una serata trascorsa in discoteca. E' inedito il ritratto giudiziario di Rocco Giordano, 20 anni, calciatore, figlio dell'ex bomber della Lazio Bruno, il centravanti di Trastevere con il maggior numero di reti realizzate nelle coppe nazionali in scuderia biancoceleste. Giordano junior, terzogenito del re dei dribbling, è indagato per lesioni e minacce. A denunciarlo, Davide C., un ragazzo di poco più grande, un venticinquenne romano che ha raccontato agli inquirenti di essere stato aggredito e ingiuriato dal giovane sportivo e da alcuni suoi amici, e di essersi ritrovato con la mascella fratturata. Sul caso, indagano i pm Stefano Pizza e Francesco Saverio Musolino, rispettivamente della Procura di Roma e di quella di Grosseto.




L'AGGRESSIONE

Come si legge nella denuncia, la prima aggressione risalirebbe al 21 aprile dello scorso anno. Davide è a Porto Ercole a una festa, insieme a un amico. Si trovano in un circolo sportivo all'Argentario, è poco prima dell'una di notte e i due decidono di rientrare a Roma. «Mentre uscivo, due ragazzi cominciavano a minacciarmi» scrive il ragazzo nella querela. «Ti levo tutto, ti faccio vedere la morte, ti apro la testa» avrebbe detto uno degli aggressori. Davide tenta di allontanarsi, ma viene seguito: «uno di loro mi ha schiaffeggiato, mi ha dato dei calci e mi ha messo le mani al collo» racconterà. Alla rissa avrebbe preso parte anche Rocco Giordano, ex centrocampista nelle giovanili della Lazio, passato poi alla Fiorentina e al Latina e approdato infine al Fondi: «Mi provocava, mi spintonava, diceva che mi avrebbe spaccato la testa» denuncia la vittima. Arrivati nel parcheggio del locale, Giordano e il suo amico chiamano rinforzi: si presentano in cinque e iniziano a picchiare Davide. Il ragazzo, che è difeso dagli avvocati Francesco e Myriam Caroleo Grimaldi, finisce in ospedale con una mascella fratturata e 20 giorni di prognosi.



LA REPLICA


Lo scorso 17 marzo, inoltre, tra Giordano e la vittima si sarebbe disputato un secondo round, nella discoteca romana "Lanificio", in via di Pietralata. Sono le 2,30 di mattina, Davide si trova nella zona privée del locale. «Giordano mi ha raggiunto» si legge nella denuncia. Sembra che il calciatore abbia calcato la mano: «Infame! Ti stendo per terra... devi stare attento ad andare in giro che fai una brutta fine», avrebbe detto, con tono minaccioso. Il giovane sportivo, che di fronte agli inquirenti ha negato ogni contestazione e ha sporto una controdenuncia, sarebbe stato allontanato dagli addetti alla sicurezza. Prima di lasciare il locale, rivolto a Davide, avrebbe aggiunto: «Ti buco, ti faccio sparare... ti uccido». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero