Avanzi di cibo, bottiglie, piatti di plastica e rifiuti. Scritte, sporcizia e odori molesti. L'immagine del degrado capitale è ovunque: sulle panchine, sul Lungotevere, alle...
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In via Borghesano Lucchese, zona Marconi, cartacce, piatti unti e bottiglie di birra infestano le panchine pubbliche: residui di bivacco notturno e chissà che altro. Nessuno passa a ripulire e la panchina, già mezza rotta, è del tutto inutilizzabile. L'immagine si ripete su centinaia di altre panchine di Roma ed è sempre la stessa: quella di una città lasciata affondare nel degrado.
Sul Lungotevere le scritte sono ovunque: amore molesto, che sporca marmi e pavimenti storici della città. Sulla terrazza del Pincio qualcuno ha pensato bene di scrivere "Love you" a caratteri cubitali e fluorescenti. In troppi poi si credono in un romanzo d'amore adolescenziale e imbrattano le sponde del Tevere.
Per non parlare delle stazioni della metropolitana: le scale della fermata Garbatella, che conduce al parcheggio sotto il ponte dell'industria, è diventata una discarica. Per percorrerla bisogna fare lo slalom tra escrementi, rifiuti, bottiglie rotte. L'odore è insopportabile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero