Roma, corse d'auto clandestine sul lungomare di Ostia: testacoda e segni di frenate

Il lungomare di Ostia come pista per le corse clandestine. È quanto stanno appurando gli agenti della polizia municipale di Roma Capitale. Ieri mattina nel tratto finale...

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Il lungomare di Ostia come pista per le corse clandestine. È quanto stanno appurando gli agenti della polizia municipale di Roma Capitale. Ieri mattina nel tratto finale del lungomare Amerigo Vespucci sono stati rinvenuti, in più punti, segni evidenti di frenata sull'asfalto. Secondo gli agenti si tratterebbe di più testa coda, effettuati con il freno a mano.

 
I PRECEDENTI
Il rettilineo del lungomare Vespucci, una delle poche strade di Ostia senza buche, si presta in modo particolare alle sfide notturne dei motori. Già in passato, Ostia è stata il punto di ritrovo di decine di centauri che si fronteggiavano dal lungomare all'Eur, attraversando la Cristoforo Colombo. Le frenate sull'asfalto di ieri mattina, dunque, fanno ipotizzare che il litorale sia ancora tra i circuiti clandestini della Capitale. «I segni trovati- spiegano i vigili urbani - sono attribuibili a più macchine, almeno due».

L'AREA
È un tratto isolato quello del lungomare Vespucci. Il comitato di quartiere Litoranea Forza 8 ha più volte richiesto l'installazione di videocamere per la sicurezza, non solo stradale. «Anni fa- dice Lucia Scipioni, residente e attivista del comitato cittadino- da qui partivano centinaia di motociclisti».

Ora sono i motori delle macchine che scaldano le notti di Ostia. Il tracciato è meno di un chilometro e basta un passa parola per darsi l'appuntamento, che passa attraverso le chat di whatsapp. Non sono le corse clandestine ufficiali, quelle del grande pubblico, quelle delle auto di grossa cilindrata, quelle dove anche nell'illegalità ci sono le regole della scommessa, del premio in palio, dei circuiti privilegiati, sono invece gare di pura velocità. Quasi figlie di un'illegalità di serie B, ma forse per questo più pericolose.

Non hanno giorni fissi, nè orario: nascono in maniera estemporanea preferibilmente di notte, su qualsiasi striscia d'asfalto, su qualsiasi auto, preferibilmente rubata. Le macchine difficilmente sono truccate. Non sono i bolidi che sfrecciano all'Eur, sul Gra e al Pincio, dove i giovani capitolini, annoiati e amanti del rischio, vanno per partecipare o assistere alla sfida a «velocità massima». Proprio come il film di Daniele Vicari, interpretato da Valerio Mastandrea e girato anche a Ostia.

LA RISPOSTA
La segnalazione è arrivata alla polizia municipale e ora dal Comando stanno predisponendo il piano di prevenzione. «Stiamo valutando l'ipotesi - spiegano dalla municipale - di poter dislocare sul posto la pattuglia notturna dotata di autovelox in modo da individuare i responsabili e sanzionarli». E i primi riscontri si sono avuti già ieri pomeriggio, quando è stata dislocata sul lungomare la squadra dello Street Control, guidata dal capitano Mauro Costa. L'occhio elettronico, in azione per l'intero pomeriggio, ha passato al setaccio il litorale, individuando oltre un centinaio di automobilisti non in regola con assicurazioni o revisioni.

LA ROAD MAP

Il circuito di Ostia sarà dunque sorvegliato speciale, grazie a una task force pronta a bloccare i mega-raduni di auto modificate impiegate per la maggior parte in corse clandestine. Ogni percorso ha la sua caratteristica di rischio: il Pincio per l'abilità nell'imboccare le curve, l'Eur per il rettilineo e Ostia, adatta ai piloti che amano tirare e azzardare sorpassi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero