Roma, coperta termica a fuoco: cinquantottenne muore soffocato

Roma, coperta termica a fuoco: cinquantottenne muore soffocato
Ucciso dalla coperta termica che aveva acquistato da pochi giorni. Dramma al Tiburtino, in via Eugenio Tarelli Viollier 109. Verso la mezzanotte alcuni condomini della scala B si...

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Ucciso dalla coperta termica che aveva acquistato da pochi giorni. Dramma al Tiburtino, in via Eugenio Tarelli Viollier 109. Verso la mezzanotte alcuni condomini della scala B si sono allarmati per l'odore acre di fumo che aveva invaso la tromba delle scale. Poco dopo i vigili del fuoco si sono introdotti nell'abitazione da cui fuoriuscivano le fiamme passando dalla finestra, scoprendo così il cadavere del proprietario: Mauro Tomasetti, 58 anni, ex dipendente Ama. Il corpo giaceva ai piedi del letto, a pochi centimetri i brandelli della coperta termica andata a fuoco.

 


I vigili hanno accertato che l'uomo è morto non a causa delle ustioni ma per avere inalato le esalazioni sprigionate dall’incendio causato dal corto circuito dell' apparecchio di alimentazione della coperta. Un ematoma rinvenuto dalmedico legale sulla testa del cadavere aveva inizialmente tinto di giallo la vicenda. Ma dopo gli approfondimenti del medico legale e investigatori del commissariato San Basilio.


La morte è stata inquadrata come un tragico incidente domestico. Sarà comunque l'autopsia che sì terrà nei prossimi giorni a dare la certezza della causa della morte che, almeno per ora, sarebbe da attribuire al principio d'incendio della coperta termica. Quindi, gli investigatori ipotizzano che Mauro Tomasetti stava dormendo con la coperta addosso quando si è verificato il fatale corto circuito da cui sono scaturite le fiamme. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica che ha eseguito un lungo sopralluogo scattando una serie di foto che saranno messe a disposizione del magistrato di turno. Nell'infotmativa della polizia giudiziaria sono stati inseriti il modello e la marca della coperta termica. Le indagini si concentreranno anche sulle cause del corto circuito. Ieri mattina i condomini erano attoniti, increduli davanti alla notizia della morte del signor Tonasetti. "Una morte assurda - ha commentato una vicina -. Non ci posso pensare che si può morire in questo modo" . Nel palazzo parlano tutti bene della persona deceduta che viveva da anni nello stabile di via Eugenio Tarelli Viollier.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero