Roma, mercati, canili e asili nido: arriva la lista dei rincari

Roma, mercati, canili e asili nido: arriva la lista dei rincari
Più incassi dagli operatori dei mercati rionali, possibili rincari anche per i canili. Quindi la stangata su multe e rimozioni, già partita alla fine dello scorso...

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Più incassi dagli operatori dei mercati rionali, possibili rincari anche per i canili. Quindi la stangata su multe e rimozioni, già partita alla fine dello scorso anno, e l'incognita sulla Tari, legata allo sviluppo della gestione dei rifiuti della Capitale. Sono diverse le voci su cui si ripercuoterà l'incremento di incassi previsto dal Campidoglio, nel 2018, per le entrate tributarie ed extratributarie. Resteranno invariate, invece, le tariffe degli altri servizi a domanda individuale, anche perché alcune di queste ultime avevano già subito forti rincari negli ultimi anni: a partire dagli asili nido, le cui rette si sono impennate durante l'amministrazione di Ignazio Marino. Con aumenti, inizialmente bloccati dal Tar, che hanno poi avuto piena applicazione durante la gestione commissariale di Francesco Paolo Tronca e all'inizio della sindacatura di Virginia Raggi. Il Comune incasserà di più anche dai nido, quest'anno, per effetto del calo delle domande che ha permesso di accedere il servizio a più bimbi provenienti da famiglie con un indice Isee maggiore, che pertanto pagano una retta più alta.


GLI ESERCENTI
A generare l'aumento sui banchi dei mercati rionali, che potrebbe in parte ripercuotersi sui prezzi di alcuni generi in vendita, non è una misura inserita nella manovra 2018, ma un emendamento all'ultimo bilancio, approvato lo scorso gennaio, che avrà effetti in questo anno solare: la norma prevede che gli operatori dei mercati in autogestione debbano corrispondere al Campidoglio il 50 per cento dell'affitto concordato, e non più il 20 come accadeva in passato, riducendo così le risorse che venivano autonomamente utilizzate per la pulizia e la manutenzione.

GLI ANIMALI
A scatenare la polemica sui possibili rincari dei canili comunali è invece il Movimento animalista di Michela Vittoria Brambilla. «La giunta Raggi ha aumentato il costo di gestione del canile senza una gara o un affidamento diretto aggiuntivo, e nel contempo vengono tagliati i servizi veterinari destinati a centinai di animali, mettendo così a repentaglio le loro vite - attacca Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi del Movimento - il costo di gestione doveva essere di 1.478.363,10 euro al netto dell'Iva, ma dal 4 dicembre 2017 nell'elenco delle singole procedure del Comune di Roma l'importo risulta maggiorato e sale a 1.512.083,17, con una differenza di 33.720,37 euro». Replica Pinuccia Montanari, assessore capitolino all'ambiente: «Nessun aumento del costo di gestione del canile di Muratella e zero tagli ai servizi veterinari».

LE SANZIONI

Intanto, è già partita la campagna delle multe, della quale il Campidoglio spera di vedere i frutti concreti quest'anno. Le contravvenzioni nel 2017, peraltro, sono già aumentate quasi del 15 per cento: erano 2.321.511 nel 2016, hanno superato quota 2,6 milioni negli ultimi dodici mesi. Tra queste ultime, oltre un milione e mezzo sono state elevate grazie a sistemi elettronici: in primis i varchi delle zone a traffico limitato, ma anche le telecamere e lo street control, utilizzato a bordo delle auto della polizia locale. E quest'anno sarà la volta del bando per l'affidamento del servizio di rimozione, con l'obiettivo di passare da meno di tremila a più di 40 mila auto da spostare sui carri attrezzi. Che, per inciso, costeranno ai contravventori il 6,5 per cento in più.
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Il Messaggero