Ha aiutato il fratello a gettare in un fosso il corpo di un senzatetto rivale massacrato di botte la sera prima quando erano ubriachi e ora dovrà rispondere anche lui di...
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Roma, Galioto perseguitava i clochard: sulla sua vittima anche i morsi del cane
La vittima era fin di vita e non morta al momento in cui è stata lanciata nell’acqua troppo bassa e melmosa, provocandone la frattura del collo. Ora i due fratelli rischiano fino all’ergastolo senza la possibilità, in base alla nuova normativa, di accedere a riti giudiziari alternativi che garantiscano a priori sconti di pena. Cristian Munteanu, difeso dall’avvocato Concetta Alvaro, è disperato. Ha più volte ribadito la sua posizione: «Era morto, ne sono certo. Io non ho nemmeno partecipato alla lite». Per l’avvocato Antonio Lazzara, invece, Stefan, il suo assistito, ha raccontato la verità ossia che l’omicidio fosse avvenuto prima della precipitazione . Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero